Ci sono voluti ventitré anni per rivedere i Savatage in concerto, ma la lunga attesa è stata ampiamente ripagata. All'Alcatraz, nel tempio milanese della musica, si è svolta l'unica data prevista in Italia, con un felice sold out. In apertura, a scaldare i motori c'hanno pensato gli Induction, la band amburghese con all'attivo un paio di dischi.
Guidati dalla bella e limpida voce di Gabriele Gozzi propongono un power metal di stampo classico con le chitarre di Tim Hansen (figlio del noto Kay fondatore dei Gamma Ray , con un passato negli anni d'oro degli Helloween) e Justus Sahlman, Markus “Maks” Felber alla batteria, purtroppo assente Dominik Gusch al basso, sostituito da basi registrate.
Nei quarantacinque minuti a disposizione hanno spaziato dal loro repertorio con l'iniziale "Born from fire", seguita da "Fallen Angel" e "I am alive". Un omaggio agli Europe con la celeberrima "The final countdown" e il nuovo convincente singolo "Beyond horizons". Alla fine un buon riscontro per loro.
Setlist
Born from fire Fallen angel I Am alive The final countdown Set you free Medusa Beyond horizons Go to hell Queen of light
Giusto il tempo per il cambio palco e qualche minuto prima delle ventuno si spengono le luci. l'Alcatraz esplode in un boato, pronto ad accogliere i loro beniamini, in una formazione molto classica. Alla voce il sempre istrionico Zak Stevens, alle chitarre la coppia perfetta con Chris Caffery e Al Pitrelli, John Lee Middleton al basso, Jeff Plate alla batteria, in aggiunta i due tastieristi Paulo Cuevas e Shawn McNair. Sappiamo bene che Jon Oliva per vari motivi non partecipa a questo tour, ma ovviamente il suo spirito e il suo genio si colgono in ogni momento. Il breve intro di "The ocean" ci porta all'apertura in grande con "Welcome" seguita dalla potente "Jesus Saves" e dalla storica "Sirens" La scaletta molto equilibrata , sarà focalizzata maggiormente sui lavori cantati da Stevens. Scorrono con grande piacere "Another way", "The wake of Magellan", "This Is the time" , "Strange wings" accompagnate da bellissimi video con le copertine dei dischi e immagini d'impatto che sottolineano al meglio le canzoni. Un breve solo di Al Pitrelli ci introduce lo strumentale "The storm", poi la ballad "All That I Bleed", "Handful of Rain", "The hourglass" e l'affascinante "Chance".
C'è spazio anche per una lunga suite formata da "Starlight", "I am" (cantata da Chris Caffery) e "Mozart and madness", brani appartenenti dall'intenso concept "Dead winter dead" da cui viene eseguita anche la titletrack. Una delle vette del concerto è sicuramente con "Believe" cantata e suonata al pianoforte in solitaria da John Oliva nella prima parte e poi continuata da tutta la band, mentre sullo schermo passano le foto del mai dimenticato Criss Oliva. In questo momento è veramente difficile trattenere l"emozione, ci si abbraccia con gli occhi bagnati, perché quando serve, i metallari mostrano tutto il loro grande affetto.
Il finale del concerto è quanto mai perfetto, pura adrenalina, con due capolavori assoluti come "Gutter ballet" e "Edge of thorns". Mancano ancora i bis all'appello. A sorpresa arriva la rocciosa "Power of the night" e l'epica "Hall of the mountains king". Al netto di qualche piccola imperfezione qua e là, lo spettacolo è stato veramente di alto livello, ben curato sotto ogni aspetto, con una band affiatata che sa ancora tenere il palco in maniera impeccabile e il pubblico ha risposto nel migliori dei modi.
In attesa di ascoltare un nuovo capitolo discografico, godiamoci questo momento perché è proprio il caso di dirlo che i Savatage sono tornati e quindi "Still the orchestra plays"!!
Setlist
The Ocean Welcome Jesus saves Sirens Another way The wake of Magellan This is the time (1990) Strange wings The storm All That I bleed Handful of rain Chance Starlight / I am / Mozart and madness Dead winter dead The hourglass Believe Gutter ballet Edge of thorns Power of the night Hall of the mountain king
Articolo del
26/06/2025 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|