Al giorno d’oggi nel campo della musica i confini rigidi, e talvolta invalicabili, tra i generi sono stati spazzati via. Può avere ancora senso nel 2025 ascoltare un gruppo monolitico come i Gorilla Biscuits? Ci siamo posti tale domanda mentre arrivavamo al Largo Venue, e sono bastati i primi brani del concerto a rimuovere ogni dubbio.
Non è stato un evento nostalgico quello a cui abbiamo assistito stasera. Tra il pubblico caloroso, persone che hanno vissuto la scena hardcore punk degli anni Ottanta e Novanta erano affiancate da giovani non meno entusiasti.
Anthony Civarelli e compagni hanno offerto una performance travolgente, con pezzi dai ritmi incalzanti e cambi di tempo vertiginosi; velocità fulminea, stacchi e rallentamenti di formidabile potenza, già in apertura con “New Direction”, “Stand Still” e “Degradation”.
Civarelli interagisce spesso con i presenti, invita al pacifismo, e omaggia passate glorie locali (“Ricordate i Growing Concern?”) e storici cantanti italoamericani quali Louis Prima e Tony Bennett.
Sopra e sotto al palco, nella migliore, nota e consolidata tradizione hardcore punk, stage diving e crowd-surfing e stralci di strofe urlate nel microfono insieme al frontman dagli spettatori prima di tuffarsi sul pubblico.
Il livello delle esecuzioni si mantiene altissimo. “Forgotten”, “Things We Say”, “Good Intentions”, “Hold Your Ground”, “Cats and Dogs”, “Competition” sono elettrizzanti.
Durante “First Failure” una ragazza si avvinghia al cantante e lo bacia prima di lanciarsi nel mosh pit (dalla reazione di Civarelli, per quanto “signorile”, capiamo che non siamo i soli a ritenerlo un comportamento criticabile).
La melodia di “Can't Wait One Minute More” (dall’album dei CIV “Set Your Goals”) è un ulteriore momento di emozioni forti, calore umano e distorsione avvolgente.
“Sitting Round At Home”, cover dei Buzzcocks, scalda il cuore, ma ci sono altri episodi memorabili: il graditissimo tributo alla band di Ian MacKaye, Brian Baker, Jeff Nelson e Lyle Preslar (“Minor Threat”), cantato a squarciagola da buona parte dei presenti, e “Start Today” (con assolo di armonica a bocca come sul disco), che chiude un concerto fenomenale.
Maestri impareggiabili
SETLIST 1. New Direction 2. Stand Still 3. Degradation 4. Forgotten 5. Things We Say 6. High Hopes 7. Good Intentions 8. Big Mouth 9. No Reason Why 10. Biscuit Power 11. Competition 12. Sitting Round at Home 13. Hold Your Ground 14. First Failure 15. Minor Threat 16. As One 17. Time Flies 18. Cats and Dogs 19. Start Today
Articolo del
26/06/2025 -
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