Proprio questa sera da Roma, dalla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, è cominciata una nuova fase dell’avventura artistica e musicale di Nada, nota autrice e interprete livornese che tiene benissimo la scena malgrado il tempo che passa e i cinquanta anni di carriera che celebra proprio nel 2025.
Sì perché la nostra cara e inarrestabile Nada Malanima, che si tiene sempre accuratamente fuori dal circuito commerciale della canzone italiana, presenta dal vivo “Nitrito”, il nuovo album, scritto e composto a Bristol, sotto la guida attenta di John Parish, che è anche il produttore di PJ Harvey. La prima parte dello show è stata dedicata interamente a questo, all’esecuzione di nove brani nuovi, pezzi originali improntati ad un “indie rock” sferzante e a tratti selvaggio, un approccio questo che si addice a Nada, una “vocalist” che non ha mai accettato compromessi, che sa essere estrema, sia nei suoni che nelle liriche delle sue canzoni.
Accompagnata sul palco da una band giovane, ma composta da musicisti di grande talento, Nada ha eseguito brani come “Una Notte Che Arriva”, “Un Giorno Da Regalare” e “Bella Più Bella”, i primi tre singoli tratti dall’album, pezzi assolutamente travolgenti, ritagliati su misura per le sue sonorità, per i suoi testi. “Bella come una catena spezzata dal collo” canta Nada “Bella come l’acqua che leva la sete ad un vagabondo”, ancora una volta in linea con la sua poetica, fatta di libertà e di vicinanza nei confronti degli ultimi.
Ci è piaciuta molto anche “Sempre Migliore”, carica di “groove” e con quell’intreccio di chitarre elettriche degno di una “hard rock band” degli anni Settanta. “Farò quello che mi dice il cuore / Amerò fino a Morire / Di più, di più molto di più di quello che avrò /io darò” queste le parole che escono dalla voce drammaticamente ruvida e risoluta di Nada, esagerata, capace di andare oltre, senza temere le sconfitte. Un atteggiamento estremo nei confronti di tutte le cose della vita, in politica come in amore. Nessuna come lei è capace di andare oltre, di offrire tutta sé stessa, non importa come finisce.
La seconda parte dello show invece ha riproposto vecchie canzoni, anche se alcune come “In Mezzo al Mare” o la bellissima “Dove Sono I Tuoi Occhi” erano piuttosto recenti. Non poteva mancare l’esecuzione di “Senza Un Perché”, il brano riscoperto dal regista Paolo Sorrentino e da lui inserito nella colonna sonora di “The Young Pope”. Una sorpresa invece l’inserimento in scaletta di “Luna in Piena”, un vecchio brano del 2007, ma sempre affascinante e dotato di un crescendo travolgente.
Poco dopo ecco che arriva anche “Senza Sonno”, il brano altamente drammatico scritto insieme a Cesare Basile, una canzone che è un grido di denuncia contro la violenza sulle donne. Prima di salutare il pubblico Nada è tornata sul palco e ha eseguito “Io Ci Sono” e canzoni ormai “storiche” come “Ma Che Freddo Fa” e “Amore Disperato”. Gli spettatori si alzano dalle poltrone, alcuni ballano, sono in festa, ma ancora non sanno che l’ultimo atto sarà forse quello risolutivo.
Questa volta da sola, Nada tornerà in scena per eseguire lo “spoken word” di “All’Aria Aperta”, una composizione estrema, un inno viscerale alla libertà e alla rivolta, fatto di parole come “Troverò il coraggio, lo troverò/ E prima o poi aprirò queste porte e sparirò/ Libera l’anima mia, libera la pazzia/ Troverò il coraggio e prima o poi prenderò il fucile e sparerò”. Il finale è drammatico: orgogliosa della sua scelta di solitudine, del suo essere una “outsider”, saluta il pubblico, sorride ed esce di scena.
SETLIST
Una Notte Che Arriva Un Giorno Da Regalare Sempre Migliore Ghiaccio Bella Più Bella Uovo Primitiva Primo Che Giornata Guardami Negli Occhi Tutto l’amore che mi manca Senza un perché Luna In Piena Dove Sono i Tuoi Occhi Senza Sonno In Mezzo Al Mare
Encore:
Io Ci Sono Ma Che Freddo Fa Amore Disperato All’Aria Aperta
Articolo del
16/05/2025 -
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