"Cruise to the Edge" è una crociera tematica che propone, dal 2013, un suggestivo abbinamento tra musica e viaggi in luoghi esotici dei Caraibi. Lo scorso 9 aprile si è conclusa la nona edizione della itinerante kermesse progressive, salpata da Miami sulla Norwegian Gem con tappe in Repubblica Dominicana e Bahamas.
La full immersion musicale è stata preceduta da un pre-cruise party (anch’esso musicale), che si è svolto presso il Magic City Casino di Miami. Nei cinque giorni di crociera, il programma ha contemplato, per ciascun gruppo, una moltitudine di attività: un doppio concerto, una sessione di domande e risposte moderate da un intervistatore, una photo experience con i fan, competizioni di vario genere e serate tematiche cui hanno preso parte anche musicisti non professionisti e semplici appassionati.
Veterano della manifestazione è Steve Hackett, alla sua settima partecipazione. Il chitarrista britannico è divenuto negli anni il portabandiera della musica del periodo progressive dei Genesis, gruppo che ha lasciato nel 1977 per perseguire una brillante carriera solista. A fargli compagnia nelle varie edizioni della crociera si sono avvicendati autentici giganti del genere: dagli Yes - il cui capolavoro del 1972, Close to the Edge, ha ispirato il nome della manifestazione - a Carl Palmer, ex batterista degli ELP; dal chitarrista Martin Barre, ex Jethro Tull, ai Caravan; da Robert Fripp, fondatore e anima dei King Crimson, al funambolico tastierista Rick Wakeman che ha reinterpretato, in chiave classica, l’immortale musica degli Yes. Per quanto riguarda i gruppi/artisti italiani, la Premiata Forneria Marconi ha preso parte a tre edizioni - una della quali con Franco Mussida ancora in formazione - sfoderando il meglio del proprio repertorio classico. I Goblin di Claudio Simonetti si sono esibiti in un paio di occasioni e sono stati da poco annunciati per l’edizione 2026. Il polistrumentista Alberto Bravin, dopo diversi anni di militanza proprio nella Premiata, si è unito ai Big Big Train divenendone il frontman al posto del compianto David Longdon.
Tuttavia, il menu musicale non prevede solo progressive classico: gli organizzatori della manifestazione sono riusciti infatti a calamitare il meglio del neoprogressive e di altri generi musicali, jazz-rock e synth-pop su tutti. A gruppi quali Marillion, UK, Pendragon, IQ, The Flower Kings, Big Big Train, Magic Pie, Beardfish, The Aristocrats e Protocol ha fatto da contraltare il meglio della musica d’oltreoceano: Spock’s Beard, Saga e l’iperprolifico Neal Morse, con i numerosi progetti cui ha dato vita e linfa insieme a musicisti talentuosi del calibro di Nick D’Virgilio e Mike Portnoy.
La nona edizione ha superato le più rosee aspettative quanto a livello tecnico raggiunto e on-stage performances. Hackett ha celebrato il cinquantennale di The Lamb Lies Down on Broadway, eseguendo una selezione di brani del doppio concept genesisiano, contraddistinti dagli splendidi riff della sua Fernandes Goldtop. Wakeman ha attinto a piene mani dal suo repertorio classico, incantando il pubblico (in larga parte americano) con le vorticose progressioni tastieristiche di capolavori quali The Six Wives of Henry VIII e il successivo The Myths and Legends of King Arthur and the Knights of the Round Table. Tra i gruppi cosiddetti “emergenti”, la proposta musicale dei britannici Kyros ha sedotto il pubblico con un irresistibile e contagioso mix di progressive rock, funk e synth-pop. Non sono stati da meno i Thank You Scientist, settetto prog-funk-fusion originario del New Jersey contraddistintosi per la fantasiosa sezione fiati e la potente voce del nuovo cantante Daimon Alexandrius Santa Maria, il cui battesimo musicale con il nuovo gruppo è avvenuto proprio sulla "Cruise to the Edge".
Da qualche giorno sono state annunciate date (4-9 marzo 2026), tappe (Key West e Bahamas) e cartellone (non definitivo) dei partecipanti alla decima edizione della kermesse. I pluridecorati Hackett, Marillion, Stick Men e Haken saranno affiancati da una pletora di matricole, per la gioia dei duemila e passa partecipanti che potranno così scoprire nuovi linguaggi e sonorità musicali.
"Cruise to the Edge" non è solamente sinonimo di musica e itinerari esotici. Il programma prevede anche aste di beneficienza per la raccolta fondi a favore di fondazioni - To Cure A Rose Foundation, per citarne una - che si occupano di curare persone affette da malattie genetiche rare.
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Articolo del
13/05/2025 -
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