Il concerto di Noa (pseudonimo di Achinoam Nini) dello scorso 23 agosto 2021 è stato il mio ritorno nella Cavea dell’Auditorium Parco Della Musica dopo ben due anni.
E non poteva esserci occasione migliore per riassaporare il carisma del luogo, le luci, la silhouette elegante degli enormi padiglioni delle sale Santa Cecilia e Sinopoli a contrastare l’oscurità silenziosa del cielo notturno di Roma. Accompagnata da Gil Dor (chitarra) e da Gadi Seri (percussioni), l’artista israeliana non ha tardato molto a salire sul palco, poco dopo le 21, quando già una leggera brezza sussurrava sinuosa tra il vociare diffuso ed impaziente degli spettatori.
Una volta in scena ciascuno ha preso un piccolo spicchio di palco, rispettivamente Gil sulla sinistra e Gadi a destra di Noa. Alle loro spalle, posto su di un piccolo rialzo, un set di percussioni con cui Noa avrebbe più tardi incantato il pubblico con un coinvolgente e frenetico solo ritmico. Mentre l’immenso palco della Cavea sembrava inghiottire completamente questi 3 straordinari artisti posti al suo centro, ecco la voce di Noa proferire le prime parole, aprendo il concerto sulle note di “Something’s Coming”. La splendida donna, madre, attivista, cattura con la sua voce pensieri distratti e gli dà forma, significato, riordina d’improvviso il caos di un mondo nel pieno di una pandemia che sembra non aver fine. E non lo fa solamente con le parole delle canzoni che interpreta, ma anche trasformando i momenti di raccordo tra un brano e l’altro, laddove apre il proprio diario “di viaggio” e con l’ammaliante incertezza della sua dizione d’oltre confine narra l’essenza meravigliosamente colorata che alberga nei linguaggi dei popoli della Terra.
“La lingua che parlo illumina il diverso, penetra attraverso i muri e cerca profondità, significato e bellezza in tutte le cose”.
Questo è solo un piccolissimo frammento di ciò che ammalia, commuove, illumina gli sguardi dei presenti. Il resto è compito delle canzoni, da “My Funny Valentine” a “Anything Goes”, da “Era Di Maggio” allo struggente finale sulle note di “Life Is Beautiful”, con Noa che si veste d’abiti e mood differenti, specchio del mix suggestivo di generi che la sua musica esprime. E se è vero che l’ultimo anno è stato il tempo per l’oscurità più fitta di dilagare, altrettanto lo è affermare come la speranza più accecante nasca dalla più minuscola luce.
Noa, Gil e Gadi, in questa notte senza stelle, li ho immaginati proprio così. Luminosi ed infiniti.
Scaletta
1. SOMETHING'S COMING 2. MASQUERADE 3. MY FUNNY VALENTINE 4. ELOHAI 5. ANYTHING GOES 6. EYES OF RAIN 7. ILANOT 8. SOLO GILI 9. LITTLE LOVING 10. MARS 11. OH MAMA DEAR 12. MISHAELA 13. POKEACH 14. I DON'T KNOW 15. CHILD OF MAN 16. BLUES? 17. KEREN OR ------------------------------- 18. ERA DI MAGGIO 19. SANTA LUCIA 20. ALLA FIERRA 21. NO BABY 22. LIFE IS BEAUTIFUL
Articolo del
26/08/2021 -
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