A cinque anni esatti dal loro ultimo concerto a Roma, tornano sul palco di Villa Ada i Nouvelle Vague, un gruppo musicale estremamente eclettico e originale che nasce in Francia nel 2004. L’anima della band è costituita dagli arrangiamenti soft-pop e invenzioni musicali del duo formato da Marc Collin e da Olivier Libaux, ma quello che gli spettatori ammirano in primo piano ad ogni loro concerto sono le giravolte ed il canto delle due vocalist di turno, in questo caso Mèlanie Pain (già presente nella line-up del 2014) e una conturbante e sinuosa Elodie Frege, una vera forza della natura, simpatica, divertente e molto sensuale.
Il concerto inizia con una bella versione di “Fade To Grey” dei Visage , seguita da un brano inserito di recente nel loro repertorio, una canzone fantastica come “Bizarre Love Triangle” dei New Order. Sorprende non poco la versione fin troppo rallentata di “I Wanna Be Sedated” dei Ramones, ma è con “Ever Fallen In Love” dei Buzzcocks che il pubblico comincia a scatenarsi sotto palco e Villa Ada si trasforma in una piacevole dance hall all’aperto.
Elodie e Melanie sono sempre sorridenti e autoironiche, giocano con il loro corpo, ma anche fra loro e ci regalano un paio d’ore di puro intrattenimento e di spensieratezza. Sarebbe sbagliato considerare i Nouvelle Vague come una semplice cover band, perché c’è dell’altro dietro lo “show” amabile e malizioso che offrono al pubblico: c’è una ricerca sul campo che indaga su generi musicali diversi, mette insieme punk, new wave e dub anni Ottanta, ci aggiunge incursioni nella musica soul e nella bossanova per poi dare vita ad un mix di suoni davvero unico, assolutamente speciale.
Bellissime le esecuzioni di “Too Drunk To Fuck” dei Dead Kennedys e di “Guns Of Brixton” dei Clash, di “Enola Gay” degli OMD e di “Blister In The Sun” dei Violent Femmes, altro brano arrangiato di recente, davvero squisito. Le due giovani donne si divertono sul palco, scherzano con il pubblico delle prime fila e hanno tanta voglia di comunicare la loro gioia a quanti sono venuti ad ascoltarle. Beh, ci sanno fare, non c’è che dire, anche quando vanno a scomodare un pezzo drammatico come “Love Will Tear Us Apart” dei Joy Division del compianto Ian Curtis e lo trasformano in una dance ballad. Hanno coraggio, mettono da parte convenzioni ed etichette, osano e - dopo un classico dei Tuxedomoon come “In A Manner Of Speaking” - non vogliono saperne di concludere il concerto. Allora parlottano fra loro ed eseguono a sorpresa “ I Can’T Get Enough” dei Depeche Mode, brano inizialmente non inserito in scaletta. Una scelta indovinata, la migliore per una calda serata d’estate
(foto di Viviana Di Leo)
SET LIST Fade to Grey (Visage) Bizarre Love Triangle (New Order) I Wanna Be Sedated (Ramones) Ever Fallen in Love (Buzzcocks) Too Drunk to Fuck (Dead Kennedys) Sweet and Tender Hooligan (The Smiths) Human Fly (The Cramps) Dance With Me (The Lords of the New Church) Blister in the Sun (Violent Femmes) Enola Gay (Orchestral Manoeuvres in the Dark) Escape Myself (The Sound) The Guns of Brixton (The Clash ) Friday Night, Saturday Morning (The Specials ) Love Will Tear Us Apart (Joy Division ) Encore: The Killing Moon (Echo & The Bunnymen) In a Manner of Speaking (Tuxedomoon) I Can’t Get Enouugh (Depeche Mode)
Articolo del
16/07/2019 -
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