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Guns N' Roses
Live @ Visarno Arena - Firenze Rocks, 15 giugno 2018
di
Gabriele Batistini
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Il 15 giugno 2018 si svolge la seconda serata delle quattro previste per il Firenze Rocks 2018, e di scena ci sono i Guns N’Roses. Nel pomeriggio si alternano le band di apertura sul palco dell’Ippodromo del Visarno, in ordine The Pink Slips, Baroness, Volbeat; gli ultimi con una nota di merito per il genere molto apprezzabile e le orecchiabili canzoni.
Ore 20.20: i Guns fanno il loro ingresso sul palco ed iniziano con It’s So Easy, canzone tra l’altro già eseguita la sera prima coi Foo Fighters. Il concerto alterna i brani più storici ed amati dal pubblico a cover illustri oltre che ad altri brani forse meno conosciuti. Si sentono infatti in sequenza brani come Mr. Brownstone, Chinese Democracy e Welcome to the Jungle.
Inconfondibile il suono tipico del gruppo Californiano: deciso, potente, mai tropo sbavato. Potrebbe far venir giù un ippodromo e, metaforicamente, è successo davvero. Per quanto riguarda il concerto in sé devo dire che è stato un bel concerto ma con alcune cose da rivedere, non ultima la scenografia: troppo buia per gran parte della serata.
Altro punto da sottolineare è il ruolo del chitarrista Slash: conferma (se ancora ce ne fosse bisogno) non solo il suo stato di forma come performer, ma anche come chitarrista. Intervalla spesso piccoli assoli tra una canzone e l’altra che fanno impazzire il pubblico. A parer mio rimane uno dei migliori musicisti in circolazione.
Ma la domanda vera è: e Axel Roses? Come sta la sua voce anche dopo l’esperienza con gli ACDC? Axel ha avuto alti e bassi stasera, purtroppo sono più i secondi. A parer mio la sua mancanza di timbro si è sentita soprattutto in Civil War e (ahimè) in Sweet Child o’ Mine mentre, viceversa, ho apprezzato molto la sua interpretazione di Knokin’ on Heaven’s Door. Non credo alla storia della “vecchiaia” perché sono ancora in circolazione cantanti be più anziani di lui che hanno un timbro di voce ancora squillante ed energico (Steven Tyler degli Aerosmith e Mick Jagger dei The Rolling Stones sono solo due esempi). Si è semplicemente rovinato con le sue mani negli anni (chi è causa del suo mal, pianga sé stesso).
Voto al concerto: 9. Ottime canzoni, ottima scaletta, 3 ore piene di spettacolo (la cover di Wish You Were Here dei Pink Floyd ha fatto alzare il voto di mezzo punto).
Voto alla band: 8. Il gruppo passa sempre dalle mani di Slash e non solo in senso musicale ma anche e soprattutto nel senso scenico. Non me ne voglia Axel ma Slash è i Guns’n’Roses.
Scaletta 1) It’s So Easy 2) Mr. Brownstone 3) Welcome to the Jungle 4) Double Talkin’ Jive 5) Better 6) Estranged 7) Live and let die (Wings Cover) 8) Slither (Velvet Revolver Cover) 9) Rocket Queen 10) Shadow of your Love (Hollywood Rose Cover) 11) You Could Be Mine 12) Attitude (Mistifs Cover) 13) This I Love 14) Civil War 15) Interlude - Solo di Slash 16) Speak Softly Love (“Il Padrino”) 17) Sweet Child O’Mine 18) Wichita Lineman (Jimmy Webb Cover) 19) Coma 20) Wish You Were Here (Pink Floyd Cover) 21) November Rain 22) Black Hole Sun (Soundgaren Cover) 23) Used to love her 24) Knockin’ on Heaven’s Door 25) Nightrain
Encore: 26) Patience 27) Yesterdays 28) The seeker (The Who Cover) 29) Paradise City
Articolo del
16/06/2018 -
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