BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Calexico
Live @ Auditorium Parco della Musica – Roma, 13 marzo 2018
di
Fabrizio Biffi
|
Joey Burns e John Convertino, ovvero i Calexico, erano rispettivamente basso e batteria dei Giant Sand di Howe Gelb, e nel 1996 hanno deciso di mettere in piedi un progetto musicale che ha di fatto stravolto la scena alternative Americana.
Calexico è una città della California il cui nome unisce la parte iniziale della parola "California" a quella finale della parola "Mexico", quella famosa e discussa linea di confine che da sempre è uno snodo geopolitico molto controverso e che rappresenta una delle più esplosive contraddizioni culturali del continente nordamericano.
I Calexico hanno da sempre rivolto il loro sguardo alle diversità intese come ricchezza traducendole in musica attraverso una attenta lettura etnomusicale di un patrimonio che supera ogni barriera politica e mette insieme un roots-rock postmoderno con complesse partiture strumentali e suggestioni messicane.
Il risultato è sotto i nostri occhi stasera sul palco dell’Auditorium dove Burns e Convertino, con la scusa di presentare il loro nono album in studio, The Thread That Keeps Us, si lanciano in maniera disinvolta in una cavalcata che mette insieme le sonorità profonde di un folk rock raffinato con le ballate più popolari e danzerecce della cumbia e della tradizione popolare messicana.
Il trait di union è rappresentato dal sodalizio con il Mexican Institute of Sound, che dopo aver fatto una breve apparizione iniziale sul palco come “apparente” gruppo spalla, accompagnerà con alcuni componenti l’esibizione dei Calexico favorendo quei momenti in cui dalle atmosfere rarefatte dell’Arizona si è passati alle bettole più colorate di Città del Messico.
Il repertorio dei Calexico è ormai molto vasto, in oltre vent’anni di musica hanno messo insieme le radici della musica americana (il folk e il country), il tex-mex (musica ispanica del Texas) e la musica messicana delle orchestre mariachi. È davvero sorprendente come, in mezzo a tutto questo apparente melting pop, non sfugga mai di mano al duo dell’Arizona la grazia e la classe che da sempre li contraddistingue
Scaletta 1. Dead in the Water 2. Voices in the Field 3. Under the Wheels 4. Across the Wire 5. The Town & Miss Lorraine 6. Frontera/Trigger 7. Bridge to Nowhere 8. Flores y tamales 9. End of the World With You 10. Black Heart 11. Minas de cobre (For Better Metal) 12. Serenata huasteca (José Alfredo Jiménez cover) 13. Girl in the Forest 14. Cumbia de donde 15. Music Box 16. Crystal Frontier 17. Thrown to the Wild Encore: 18. Another Space 19. Sunken Waltz 20. Eyes Wide Awake 21. Es-toy + Big Mouth + Boca 22. Güero Canelo
Articolo del
14/03/2018 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/BtMWyM4Rw6c
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|