Con l’Init chiuso anche i Monkey3, al pari di Alcest, Mono e Boris, hanno dovuto subire loro malgrado lo spostamento ballerino e incerto fino alla fine verso altre venue. Stavolta i gestori dell’evento hanno scelto Locanda Atlantide, a San Lorenzo. Insieme agli svizzeri, impegnati in 4 date peninsulari, nel cartellone sono previsti gli Io e i Misantropus.
L’apertura è per le 21.00, mezz'ora dopo la prima band, Io, è già sul palco con la batterista ben coperta da una giacca nera pesante, il suo volto sofferente è dovuto alla persistente febbre a 39° che nonostante tutto non inficia la sua performance. Onestamente sono meglio quando non cantano, molto buoni gli stacchi e i cambi di mood con rallentamenti e ottime ripartenze. Avremmo voluto sentire qualche altro passaggio ma il tempo è tiranno e li trascina via velocemente. L’acustica imbarazzante del locale incide in negativo sulla riuscita dello spettacolo, durante l’intera serata si percepisce chiaramente la necessità dei gestori di liberarsi velocemente delle altre band per dar inizio alla reggae night (sigh!).
A set finito, un andirivieni di persone scattano per sbarazzarsi dei precedenti strumenti infilandone di nuovi permettendo ai Misantropus di guadagnare il palco in pochi minuti. Quest’ultimi producono un calderone di suoni inintellegibili che avremmo evitato volentieri. L’acustica si trasforma in una bolgia anche più confusa di prima costringendoci a optare per una pinta ristorativa al bancone del bar. La scelta di associare queste due band al quartetto headliner ci sembra quanto meno azzardata se non addirittura fuori target.
Alle 23.19 i Monkey3 salgono sul palco evidentemente contrariati; poco prima ci avevano anticipato che avrebbero suonato solo un’ora per far spazio alla programmazione precedente della venue che non poteva essere ritardata per nessuna ragione. Quindi, con precisione svizzera, i nostri sciorinano Crossroad (chiaro omaggio al David Gilmour più sognante e maestoso) e la devastante Icarus arricchita di nuove soluzioni armoniche frutto della fusione fra chitarra e basso, tandem killer che nella sezione centrale anticipa l’ultima vampata progressiva prima del maestoso finale. Alla seconda traccia la band ha già conquistato il pubblico. Ma sono soprattutto la stellare Moon e Realms Of Light a sigillare questa discesa capitolina. La prima è una suite psicotropa ammantata da una cortina vaporosa a opera del tastierista Db che a metà imbraccia la Fender cesellando un assolo capace di mandarci tutti in brodo di giuggiole. La seconda sfoggia un crescendo figlio dei pattern stretti di Walter supportati dall’aderenza ritmica del basso mammut nelle sapienti dita di Kevin. L’headbanging dei presenti è un movimento ondulatorio lento e sinuoso, mentre la trama si dipana l’eccitazione del pubblico diventa sempre più palpabile. Molti gli applausi e le urla d’approvazione, la band è concentrata ma sempre pronta a sorridere. Durante l’esecuzione di Seeds, di matrice paratooliana, le anime presenti li incitano a spingere a dovere sui pedali. A 59 minuti, manco avessero un infallibile orologio interno, i ragazzi sono già fuori dal locale pronti a caricare tutto prima di lasciare Roma per le due successive date in Sardegna.
Ahimè per loro e purtroppo per noi, la band conferma tutte le nostre paure, stanchi di girare a vuoto e molto delusi per non poter presentare l’intero set ci confermano che non accetteranno più di fare un tour con queste premesse. Un’ora di set in condizioni precarie, per non dire surreali, non era quello per cui sono venuti fin qui. Per chi vive a Roma non è una condizione nuova, ci si ritrova spesso a parlare con le band delle situazioni più disparate, a chiedere scusa sentendosi quasi a disagio per le location, il pubblico assente e l’acustica imperdonabile.
Esecuzioni impeccabili, persone straordinarie e molto disponibili, per questi due motivi e solo per questo ci sentiamo di soddisfatti del nostro primo incontro live con la band, sperando in un ritorno organizzato in modo professionale e degno della loro generosità e impegno.
Articolo del
14/12/2016 -
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