Per la prima volta in Italia, per la prima volta dal vivo stasera qui a Roma, non potevamo certo mancare l’appuntamento con Lucinda Williams, un nome forse non molto conosciuto a quanti seguono la musica attraverso i media, una leggenda vivente invece per gli appassionati.
Lucinda ha esordito come chitarrista e come songwriter intorno al 1978 e da allora ha trascorso ben trentasei anni della sua vita su e giù lungo le strade perdute dell’America più vera, quella del country, quella del blues, quella del Rock and Roll. Supportata dai Buick 6, un trio di Nashville potente e affiatato, guidato da Greg Leisz, suo chitarrista ma anche coproduttore di 'The Ghost of Highway 20', il suo ultimo album, la Williams ci ha offerto un concerto in crescendo, che ha mescolato sapientemente le radici country blues, proprie della tradizione americana, con elementi di rock elettrico, affilato ed esaltante.
Un set di rara efficacia, scarno ed efficace, che ha finalmente come unico protagonista la musica, anche perché Lucinda - introversa di carattere e poco incline alle conversazioni ricche di banalità e di retorica che contraddistinguono altri suoi colleghi U.S.A. - preferisce far parlare la sua chitarra e le sue canzoni. Nascosta dentro un cappello Country & Western, stretta in jeans e stivali attillati, Lucinda non sente affatto l’obbligo di comportarsi da signora: accenna qualche sorriso un po’ tirato, ma poi si chiude a riccio e lascia spazio alle sue storie, quelle raccontate nel suo nuovo album, ma anche in dischi precedenti, come l’eccellente 'Down Where The Spirt Meets The Bone', per esempio. Nata a Lake Charles, in Louisiana, figlia di Miller Williams, uomo di lettere, scrittore e poeta deceduto appena l’anno scorso: ne ha raccolto la testimonianza del padre e ha trasferito in musica alcune delle sue poesie. Storie sofferte, di diritti negati, di occasioni perdute, di sopraffazioni, di povertà e di amori non corrisposti, che trovano corretta espressione nella sua voce ruvida e dolente. Sono le tematiche proprie del blues, sono la colonna sonora più autentica di tutte quelle città posizionate lungo l’Interstate 20, la strada che collega la Georgia al Texas.
Brani come Dust, Drunken Angel, West Memphis, Changed The Locks (in gran parte autobiografici) esaltano la sua poetica arrabbiata e poco incline ai compromessi. Lucinda ha vinto ben tre Grammy Awards negli U.S.A. ed è considerata una leggenda del Country Blues, ma tutto questo non ha cambiato il suo approccio, semplice e diretto, talvolta anche a muso duro. Per una come lei – devota soltanto alla sua musica - è sempre come la prima volta: c’è sempre un motivo per ricominciare, una causa per cui lottare oppure qualcuno da cui difendersi. Molto significative a tale proposito le liriche di Protection dove canta “I need protection from the enemy of love /I need protection from the enemy of good/ I need protection from the enemy of soul / I need protection from the enemy of Rock and Roll!” Fra i suoi nemici naturalmente non poteva mancare Donald Trump, il candidato dei Repubblicani alla futura Presidenza degli U.S.A., che viene citato in una invettiva nel corso di una canzone. Straordinarie le sue lunghe ballate elettriche, infarcite di un blues bollente, degli assoli della chitarra di Greg Leisz e di una vocalità così maledettamente ruvida e dannata. Molto toccante nel finale l’esecuzione di Hard Time Killing Floor Blues, un tributo al grande Skip James, figlio di un predicatore, figura essenziale dell’America nera e della storia del Blues.
Artista rigorosa e di grande spessore, personalità forte e appassionata: questa sera dal vivo abbiamo capito perché adesso è lei, Lucinda Williams, la leggenda vivente del Rhythm & Blues.
SETLIST:
Can’t Let Go Protection Bleeding Fingers Drunken Angel West Memphis Ghost Of The Highway 20 Lake Charles Dust Changed The Locks Atonement /Righteously Essence Unsuffer Me Come On Foolishness Joy
Encore: Hard Time Killing Floor Blues Honey Bee Out Of Touch Doors Of Heaven
(La foto di Lucinda Williams a Villa Ada è di Viviana Di Leo)
Articolo del
20/07/2016 -
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