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Alan Parsons Live Project
Alan Parsons Live Project live @ "Roma incontra il Mondo", Villa Ada - Roma, 11 luglio 2016
Roma
11/07/2016
di
Giancarlo De Chirico
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Il nome di Alan Parsons qui da noi ha sempre goduto di buona fama: questo spiega il generoso afflusso di pubblico per il suo ritorno in città questa sera al Festival di Villa Ada. Accompagnato da un curriculum artistico musicale di tutto rispetto - collaboratore dei Beatles prima e tecnico del suono dei Pink Floyd poi - Mr. Parsons si è affacciato sulla scena musicale in prima persona nel 1976 con un album d’esordio davvero molto bello, intitolato 'Tales Of Mystery And Imagination: Edgar Allan Poe'. Incuriositi dalla notizia - purtroppo non confermata - che lui questa sera avrebbe eseguito per intero dal vivo proprio quello storico album, ci siamo precipitati in villa, ma Alan Parsons si è limitato ad annunciare dal palco la ristampa di questo prezioso lavoro (che esce come doppio cd, insieme a 'The Sicilian Defence', riproposta di un album del lontano 1979 che non era mai stato fin qui pubblicato). Per il resto uno show funambolico e altisonante, ricco di suoni targati anni Ottanta, all’insegna di un “pomp rock” che oggi appare decisamente superato da ben altre sensibilità musicali.
Intendiamoci, la band che suona con lui dal vivo è senz’altro diligente e ben quotata, una line up di pregio, sempre pronta a scatenarsi sotto la regia del suo leader, un gigantesco e sapiente Alan Parsons, 68 anni ben portati, anche se un po’ sovrappeso. L’esecuzione di vecchi successi come I Robot, I Wouldn’t Want To Be Like You, Days Are Numbers e l’immancabile Eye In The Sky ha sicuramente scatenato l’entusiasmo di quanti erano lì per ascoltare proprio quelle canzoni, ma il pop raffinato e tinteggiato di funky dell’Alan Parsons Project si rivela alla lunga ripetitivo, senza anima e talvolta noioso. Un esercizio calligrafico ben riuscito, fatto da professionisti del genere, ma anche l’esibizione di tanti cliché e luoghi comuni che sono in realtà i veri nemici del rock.
Solo nel finale riconosciamo le note di The Raven e di Doctor Tarr And Professor Feather, due brani tratti da 'Tales of Mystery And Imagination' e ci sentiamo per lo meno un po’ sollevati. Ma si tratta di due frettolose citazioni, da inserire nel calderone di uno show imponente e festante, ma che non regala più le soluzioni innovative di quello che è stato il primo Alan Parsons. SETLIST:
I Robot Damned If I Do Don't Answer Me Time Psychobabble I Wouldn't Want To Be Like You The Turn of a Friendly Card (Part One) Snake Eyes The Ace of Swords Nothing Left to Lose The Turn of a Friendly Card (Part Two) Days Are Numbers (The Traveller) Breakdown / The Raven Prime Time Sirius Eye In The Sky (The System of) Doctor Tarr and Professor Feather Games People Play
(La foto di Alan Parsons a Villa Ada è di Giancarlo De Chirico)
Articolo del
14/07/2016 -
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