Il tempo sembra non passare mai per Patty Pravo, nome d’arte di Nicoletta Strambelli, interprete di rara bravura, veneziana di origine, ma da sempre residente a Roma. Ha compiuto 68 anni appena qualche giorno fa ma sul palco possiede l’energia e l’entusiasmo di un artista emergente, che non vede l’ora di affrontare il pubblico e di mettersi in gioco. Il nuovo tour segue la pubblicazione di “Eccomi” album del 2016, un disco che ha avuto un periodo di gestazione lunghissimo, quasi cinque anni, e che è stato smontato e rimontato più volte. Interprete anticonformista e ribelle, a pieno titolo una delle figure più carismatiche della canzone italiana, a partire dalla fine degli anni Sessanta, da qualche tempo a questa parte Patty Pravo - pur senza tralasciare la canzone d’autore - ha virato verso un “solid rock” di buona fattura che si esprime al meglio durante i suoi “live act”. Anche questa sera per una data che segna il suo “ritorno a casa” è accompagnata da una “tour band” di tutto rispetto, giovane e affiatata, che risulta composta da Stefano Cerisioli e da Ivan Geronazzo, alle chitarre, da Michele Lombardi, alle tastiere, da Lucio Fasino, al basso, da Gabriele Bolognesi, ai fiati e da Andrea Fontana, alla batteria. La parte iniziale dello “show” viene dedicata alle canzoni nuove, quasi tutte tratte dall’ultimo album e abbiamo avuto modo di ascoltare in ordine sparso Nuvole, un brano davvero bello, scritto da Giangi Skip, un tecnico hi-fi a cui aveva fatto riparare il suo “mixer” e che si diverte a scrivere canzoni. E ancora Per Difenderti Da Te, scritta per lei da Tiziano Ferro, A Parte Te donatale da Giuliano Sangiorgi, Qualche Cosa Di Diverso e Cieli Immensi di Fortunato Zampaglione, il brano con cui si è presentata all’ultimo Festival di Sanremo. Dopo un’ora il pubblico - numeroso e fin troppo partecipe - ha cominciato a rumoreggiare e a chiedere a Patty - sempre disponibile e sorridente - l’esecuzione di questa o quella “vecchia” canzone: lei non si scompone e attacca un “medley” fantastico che ne contiene davvero tante, da Se Perdo Te (sempre molto emozionante) a Sentimento, da “Pazza Idea a Il Paradiso. Gli spettatori improvvisano cori, si muovono a tempo e fanno ondeggiare le loro mani: sotto di me poi c’è una signora bionda che - vista da dietro - sembra un’altra Patty e che non smette mai di incitare colei che sembra proprio essere il suo idolo! Molto bella l’esecuzione di Dimmi Che Non vuoi Morire il brano che Vasco Rossi scrisse per lei diverso tempo fa, inaspettata invece l’esecuzione di Un Senso, un altro pezzo di Vasco di cui Patty ha inteso proporre una “cover” davvero ben riuscita. A sentir bene c’è molto di Vasco in questo “live show” di Patty, a partire dalla scelta di un rock duro che è alla base di tutti gli arrangiamenti, e non solo delle nuove composizioni. Sorprendente in tal senso la nuova versione de La Bambola, che adesso echeggia sulle note del Peter Gunn Theme! Le note di Ragazzo Triste, il primo singolo in assoluto della lunga carriera di Patty, sono un altro momento toccante, e anche Pensiero Stupendo fa annegare nei ricordi gran parte dei presenti. Patty Pravo recupera anche altri brani molto datati come Notti Bianche di Mango e La Mela In Tasca. La scelta del repertorio risulta quanto mai accurata e non può mancare Non Andare Via, versione italiana del noto brano di Jacques Brel, rivisitata con sferragliate di chitarra elettrica altamente drammatiche. Fra i brani nuovi mi è piaciuta molto Come Una Preghiera scritta per lei da Cheope, il figlio di Mogol , mentre non sapevo della sua nuova versione di Where Have The Flowers Gone, un classico di Pete Seeger, che è diventata Dove Andranno i Fiori al termine della quale sfilano sotto palco dei bambini con la bandiera della Pace. Il concerto termina dopo due ore con la versione riveduta e corretta di Tutt’al Più, uno dei suoi più grandi successi. Il brano viene accolto con grande entusiasmo dal pubblico presente in sala che si avvicina sotto palco per tributarle un omaggio più che doveroso. Se il tour intendeva celebrare i 50 anni di carriera di Patty Pravo, la sensazione che abbiamo avuto è stata quella di trovarci di fronte a un personaggio unico, molto carismatico, che sa bene che l’età, quella vera, non è un fatto anagrafico, ma una dimensione interiore. E da questo punto di vista Nicoletta è ancora in grado di dettare la strada dall’alto alle nuove generazioni.
Articolo del
13/04/2016 -
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