Una serata molto interessante, interamente dedicata a gruppi emergenti della nuova scena indie romana. In apertura l’impatto con l’hard rock a tinte psichedeliche dei Darksevic, un duo molto giovane, chitarra basso e batteria, che propone musica solo strumentale, ma forte ed essenziale, così come deve essere. Seguono i Rooves, una band che si è formata circa due anni fa e che ci presenta sonorità orientate verso un post-rock sofferto e intimista. Brani come Blue, Empty e When The Sun Watches The Sky mettono in mostra una buona preparazione musicale di base e dei riff di chitarra molto interessanti, inseriti su chiavi armoniche prese in prestito da certo shoegaze britannico.
A tarda sera, poco prima della mezzanotte, salgono sul palco gli Orator Fit, una band composta da Ben Scribner, chitarra elettrica e voce, da Francesco Ranucci alla chitarra basso e voce, e da Chiara Iacobazzi alla batteria, effetti elettronici e voce. Il loro live act si rivela molto incisivo e coinvolgente, basato come è su una sana alternanza fra elementi percussivi e linee melodiche. Il gruppo si muove lungo il sentiero di un alternative rock di stampo americano, le composizioni sono tutte originali, a partire dalle bellissime War This Time, Pearl e Dry Hits, brani che compongono il primo mini cd stampato dal gruppo.
Nel corso del set gli Orator Fit hanno presentato anche brani nuovi come Velvet Deep, You Remind e Real Life, chiaro segnale di un gruppo in rapida ascesa, che non ha paura di rischiare, che scrive musica originale e dal quale è lecito attendersi sviluppi molto positivi.
(Foto e video degli Orator Fit al Sinister Noise sono di Giancarlo De Chirico)
Articolo del
05/10/2015 -
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