Il villaggio di Inari, nel nord della Lapponia finlandese, sulle sponde dell’omonimo lago, ha ospitato, dal 13 all'alba del 16 agosto scorsi, la 12a edizione del Festival “Ijahis Idja”. Il nome del Festival, nella lingua Sámi del Nord, vuol dire ‘notte senza notte’. In questo angolo settentrionale della Lapponia, nel mese di agosto la magia della notte senza notte può ancora essere percepita nella “Ijahis Idja” con il meglio della musica lappone o, meglio, Sámi, così come con esempi di musica di altri popoli indigeni di zone artiche del mondo. I temi fondamentali di questa edizione del Festival si sono focalizzati sulla cultura e le tradizioni dei popoli indigeni, riflettendo il loro legame speciale con la propria terra e l' ambiente naturale, e con l’origine della loro musica che risiede nella natura che li circonda. Questo festival, in costante crescita per rilevanza e seguiti, ancora una volta ha offerto un vasto e variegato programma per il suo pubblico. Il tema di quest'anno era Vilda duoddarat (in italiano ‘colline selvagge’), che esplorava le tradizioni yoik (tipica musica Sámi) di Enontekiö e di altre zone della Lapponia occidentale nonchè la moderna musica Sámi. Accanto all'offerta musicale, Ijahis Idja ha offerto anche molti eventi collaterali, come la Giornata dei Bambini e dei Giovani, un seminario sulla musica organizzato nel museo Sámi Siida ed eventi connessi focalizzati sulla musica Sámi. Ijahis Idja è iniziato il 13 agosto con il concerto di presentazione del cd per bambini di Inger-Mari Aikio “Ima Mánážat” nell’auditorium del centro culturale lappone Sajos, per proseguire il 14 con lo stesso concerto, con alcuni cortometraggi e animazioni eseguite presso l'auditorium. Seguiva un concerto per i giovani ed i bambini con l’esecuzione di gruppi e con la rock band Sámi dei SomBy . Interprete principale di quest'anno è stato lo svedese Jon Henrik Fjällgren che si è esibito col suo gruppo il 14 sera all’auditorium Sajos, non deludendo le attese. Fjällgren viene dalla Lapponia svedese.. Ha acqusito fama dopo la partecipazione all’X Factor svedese, Talang Sverige, lo scorso anno. Nato in Colombia, i primi mesi della sua vita ha vissuto in un orfanotrofio prima di essere adottato da una famiglia di allevatori di renne di Härjedalen, Svezia. Ha al suo attivo l’album "Goeksegh" e si è esibito per la prima volta alla Ijahis Idja . Sempre la sera del 14 Juoigiid Searvi e il duo DJ Eeverest con Hildá Länsman chiudevano la giornata del festival allo Johtti club. Sabato 15 il festival cominciava con il seminario sulla musica delle colline selvagge al museo Sámi Siida. Il seminario di musica si imperniava sulla esplorazione delle tradizioni yoik e di artisti yoik della parte occidentale della Lapponia, in particolare dalla zona di Enontekiö. Al seminario si sono succeduti contributi sul significato della musica yoik e sulla sua esecuzione in modo moderno e tradizionale. Sabato pomeriggio è salita sul palco Sara Marielle Gaup Beaska, anche conosciuta come vocalista di Adjágas, che si è esibita con la sua nuova collaborazione Arvvas al Sajos auditorium. Successivamente, hanno luogo i concerti principali con artisti yoik come il famoso Wimme, Elle Márjá Eira e Iŋgá-Máret Gaup con la sua nuova collaborazione musicale Mingá. In serata il festival si è chiuso con musica rock Sámi eseguita da SomBy e Mollet. Elle Márjá Eira è una yoiker di Kautokeino, Lapponia norvegese, nota per essere una giovane donna poliedrica: ha iniziato a eseguire yoik prima di riuscire a parlare e ha anche ottenuto il riconoscimento pubblico come regista, produttore e sceneggiatrice di cinema. Ha già una grande esperienza come artista da palcoscenico e incanta il pubblico con la sua voce euforica e distintiva. Ha anche esperienza internazionale Al momento, sta registrando il suo album di debutto con la sua band dal vivo che si compone di molti talentuosi musicisti norvegesi. Wimme, 55 anni,di Enontekiö, Lapponia finnica, è il musicista più famoso, anche a livello internazionale, della musica yoik, ed è considerato il portabandiera nel mondo di questa tradizione musicale. Wimme, come ha dimostrato ampiamente durante la sua performance al festival di Inari, unisce elementi tradizionali yoik con temi e ritmi moderni, mediante una sua intelligente e innovativa tecnica vocale per l’esecuzione di yoik ispirati alla fauna. Durante la sua carriera ha pubblicato sei album e ha collaborato con molti musicisti famosi come Ulla Pirttijärvi, Hector Zazou e col compositore italiano Aldo Brizzi. È stato scelto come artista folk dell'anno nel 1995 e nel 2011 il suo sesto album "Mun" (Noi) ha ricevuto il premio d'arte Teosto.
Informazioni dettagliate sul sito: http://www.ijahisidja.fi/en/updates.php
Articolo del
24/08/2015 -
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