A quattro anni di distanza dal suo primo concerto romano, si rivede in città Nika Roza Danilova più nota come Zola Jesus, giovane musicista americana nata a Phoenix Arizona, ma di chiara origine russa. Presenta dal vivo 'Taiga', il suo nuovo album, il quarto della sua rapida carriera artistica, il primo registrato per la Mute Records. A soli 26 anni d’età Nika ha già cambiato rotta più di una volta: dall’iniziale Dark Wave di impronta gotica che metteva in risalto le sue incredibili dote vocali, si è convertita ad un'elettronica spinta, una sorta di wall of sound che mette a rischio l’apparato uditivo del pubblico presente in sala e che quasi seppellisce (o almeno prova a farlo) la sua voce.
Dopo album decisamente oscuri e sperimentali come 'Conatus' e 'Versions', questo 'Taiga' - che è stato registrato sull’isola di Vashan, Washington State, e mixato a Los Angeles da Dean Hurley - denota un chiaro avvicinamento di Zola Jesus al versante electro-pop stile Goldfrapp e le melodie delle sue nuove composizioni risultano di certo più accessibili.
Ciò nonostante, dal vivo, la trasformazione si avverte meno, sia perché Nika è dotata di una energia devastante sia perché è accompagnata sul palco da una tour band eccellente: a suo completo servizio infatti troviamo un percussionista, un trombonista e un tastierista che si occupa anche della strumentazione elettronica; ebbene i tre musicisti americani mettono a ferro e a fuoco la scena e assecondano le acrobazie furenti della piccola Nika, che nel frattempo ha cambiato look: capelli lunghi di un nero corvino, non più la chioma bionda di qualche anno fa. Sonorità forti e ovattate, una tempesta di note che richiamano alla mente anche la musica industrial e noise e che danno vita alla sua personale visione di Taiga, la foresta boreale, un mondo inesplorabile e pericoloso, che lei pretende di assimilare al suo universo sonoro. La Natura è sovrana, è vero, può esistere anche senza di noi, verissimo, ma il Techno Pop della sua Taiga intesa come “foresta musicale” sembra più adatto a un intrattenimento in un club che alla lotta per la sopravvivenza.
Zola Jesus non si risparmia: salta in lungo e in largo sul palco, si arrampica sugli amplificatori neanche fosse Iggy Pop, si getta di nuovo giù, si rotola come se fosse posseduta dal demonio e gioca molto sulla sua fisicità, incontenibile, e sulla sua voce, tonante. Non a caso ha messo bene in mostra sul suo sito web i lividi e le ammaccature che si ritrova sulle gambe nell’immediato after show.
Nika è una giovane donna ambiziosa, dimostra anche sensibilità artistica ma - per quanto dotata di un forte magnetismo e di grandi doti vocali - sembra ancora alla ricerca di una strada, divisa come è fra lo sperimentalismo gotico degli esordi e una musica che strizza l’occhio alle nuove tendenze.
SETLIST:
Taiga Dangerous Days Dust In Your Nature Hunger Go (Blank Sea) Sea Talk Lawless Nail Long Way Down Hollow Night
Encore: Skin Vessel
Articolo del
28/03/2015 -
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