Gli assenti hanno avuto torto. Si sono persi un grandissimo show della vera “Acid Queen” della scena punk internazionale, una Lydia Lunch ritrovata, impegnata in tanti progetti, ma sempre pronta a scaldarsi, a ribellarsi e ad urlare la sua disperazione, a scaraventarci addosso l’entità del suo malessere.
Abbandonato per un momento lo sperimentalismo e le suggestioni psichedeliche i suoi Big Sexy Noise sono una creatura musicale di una potenza di suono inaudita che accompagna a perfezione la vocalità malata dell’interprete newyorchese che si è trasferita da tempo in Europa, luogo più adatto per esprimere al meglio la sua voglia di cercare, la sua inquietudine che - a 55 ani compiuti - non conosce pause, non concede soste. Titoli come Digging In The Hole, Bad For Bobby, God Is A Bullet e Your Love Don’t Pay My Rent sono altrettanti messaggi al vetriolo rivolti al mondo esterno, alla società dei compromessi e dei ricatti, a quell’universo maschile con cui non è mai stata molto in sintonia. Tutto questo sulle note di un blues elettrico cadenzato e pesante, infarcito di un Rock and Roll sporco, vecchia maniera, di estrazione garage. Sì, dopo un lungo girovagare nelle varie tendenze e nei diversi generi musicali, l’ex vocalist dei Teenage Jesus & The Jerks ha pensato bene di tornare alle origini: niente Punk, niente No Wave, niente fiati, ma chitarre debordanti, strumenti di tortura, strofinati senza tregua contro i nostri padiglioni auricolari! Un gran bel sentire, una botta energetica senza pari : batteria, chitarra elettrica e voce, come una volta, quando c’è la voglia, la consapevolezza giusta, tutto il resto non serve più di tanto.
Uno show scarno ed essenziale, ma bollente come il fuoco dell’Inferno! Lo spettacolo è breve: non dura più di un’ora, ma ogni brano è stato eseguito al massimo, Miss Lunch non si è di certo risparmiata! Meritava di più, altrove riempie i locali, fa registrare sold out, qui no. Poca promozione, scarso interesse, piove, fa freddo, okay, ma vi siete persi qualcosa. Splendide sul finale le cover di Kill Your Sons di Lou Reed e di una fantastica That Smell dei Lynyrd Skynyrd, brano eseguito a due voci, quella di Lydia e del suo giovane chitarrista.
Rock estremo, senza convenevoli, personaggio scomodo la Lunch, che racconta quello che le si agita dentro senza mezze misure e con una esplosività senza pari. Rock and Roll!
(La foto di Lydia Lunch all'Init è di Giancarlo De Chirico)
Articolo del
19/12/2014 -
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