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Nouvelle Vague
Nouvelle Vague live @ "Roma Incontra il Mondo", Villa Ada - Roma, 18 luglio 2014
Roma
18/07/2014
di
Giancarlo De Chirico
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C’è molta differenza fra ascoltare su disco e vedere dal vivo i Nouvelle Vague, gruppo francese che si è imposto all’attenzione di tutti grazie a Bande a Part, l’album del 2006 che ha conquistato prima la scena “indie” e poi il pubblico internazionale attraverso affascinanti cover version di brani che hanno fatto la storia del movimento Punk e della New Wave fra la fine degli anni Settanta e metà degli ani Ottanta. L’impatto morbido ed elegante delle loro canzoni si arricchisce durante il loro live act delle performance estremamente coinvolgenti di Melanie Pain e in particolare di Liset Alea, ironica, sensuale ed ammiccante come una vera star.
Malgrado siano passati già otto anni dal loro esordio, i Nouvelle Vague non hanno per nulla modificato la loro formula fatta di melodie morbide e malinconiche che si innestano sulle basi ritmiche convincenti disegnate da Marc Collin e da Olivier Libaux, i due musicisti-produttori che completano la line-up originaria del gruppo e che sembrano gradire il loro ruolo da falsi comprimari, quasi in disparte sul palco per lasciare alle due vocalist il compito di intrattenere il numeroso pubblico che è convenuto al parco di Villa Ada per assistere al loro concerto. L’originale drammaticità dei singoli brani, molti dei quali espressioni delle lacerazioni esistenziali tipiche dell’esperienza Punk, viene smontata con eleganza e classe dai Nouvelle Vague, che ne catturano le armonie per trasformare quelle canzoni in un qualcosa di diverso, ispirato da un cocktail di jazz, bossa nova, pop francese e trip-hop. Non è sempre facile come si crede l’arte di realizzare delle cover: il confronto con gli originali può farti naufragare nell’Oceano più profondo. Ma i Nouvelle Vague accettano il rischio e siamo sicuri che anche gli autori delle canzoni avranno avuto modo di apprezzare la qualità interna della versione davvero godibile e fresca di Have You Ever Fallen In Love dei Buzzcocks , di Dancing With Myself del redivivo Billy Idol o di Guns Of Brixton dei Clash. In occasione delle interpretazioni di brani come Just Can’t Get Enough dei Depeche Mode e Blue Monday dei New Order, l’atmosfera musicale non si allontana molto dagli originali ma quando arriva il momento di Making Plans For Nigel degli XTC e in particolare di Love Will Tear Us Apart dei Joy Division, allora lo scontro - sotto il profilo musicale - è praticamente assicurato . Ma la band ne esce bene: rispettosa nei confronti di brani così importanti, ma sempre fino ad un certo punto. I Nouvelle Vague donano nuova freschezza a quei brani e l’interpretazione di Liset Alea su Human Fly dei Cramps di Lux Interior è semplicemente fantastica: una sorta di cabaret nero, carico di tensione nervosa e di erotismo che porta una delle due front women dei Nouvelle Vague a rotolarsi sul palco e a dimenarsi come fosse preda di un attacco isterico o fosse stata morsa da una tarantola! Molto belle anche le esecuzioni di Teenage Kicks degli Undertones e di un punk anthem come Too Drunk To Fuck dei Dead Kennedys di Jello Biafra, in un crescendo ritmico esaltante.
Non poteva mancare nel finale la riproposta a cappella di In A Manner Of Speaking il brano di Martin Gore reso famoso anche dai Tuxedo Moon. Sembra che gran parte del successo della proposta musicale dei Nouvelle Vague dipenda dal fatto che le vocalist che si alternano nel gruppo non siano propriamente a conoscenza - per motivi anagrafici o per altre ragioni - del reale spessore artistico dei brani originali, della loro storia. E questo libera la mente, favorisce l’espressione, permette il fluire di una nuova linfa, colorata di Art-Pop, che scorre perfettamente a suo agio nelle vecchie strutture armoniche di ogni singola composizione.
SETLIST:
Master And Servant (Depeche Mode) Have You Ever Fallen In Love (The Buzzcocks) Dancing With Myself (Generation X) Making Plans For Nigel (XTC) A Forest (The Cure) Blue Monday (New Order) Human Fly (The Cramps) Putain Putain (T.C. Matic) Blister In The Sun (Violent Femmes) Just Can’t Get Enough (Depeche Mode) Guns Of Brixton (The Clash) Dance With Me (The Lords Of The New Church) Marian (The Sisters Of Mercy) Friday Night, Saturday Morning (The Specials) Bela Lugosi Is Dead (Bauhaus) Teenage Kicks (The Undertones) Too Drunk To Fuck (Dead Kennedys)
Encore I Can’t Escape Myself (The Sound) Love Will Tear Us Apart (Joy Division) In A Manner Of Speaking ( Martin Lee Gore)
La foto dei Nouvelle Vague a Villa Ada è di Viviana Di Leo, il video è stato girato da Giancarlo De Chirico)
Articolo del
20/07/2014 -
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//www.youtube.com/embed/nboX-tF6Wh0
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