Carolina Bubbico Una Donna 2015 Workin' Label di Valerio Di Marco

Secondo lavoro in studio per la pianista, cantante e compositrice salentina Carolina Bubbico, a due anni di distanza da “Controvento”. Ancora una volta è lei a curare musica, testi e produzione artistica, anche se in studio si avvale di autentici fuoriclasse come Luca Alemanno al basso e Dario Congedo alla batteria, entrambi suoi abituali compagni di viaggio. E nel disco, oltre alle chitarre, è presente anche un'intera sezione d'archi (violino, viola e violoncello) e fiati (tromba, sax, flauto e trombone), con l'aggiunta - novità - di un pizzico di elettronica. Ma sono voce e piano a spiccare sul resto.
E proprio la voce ricorda molto quella di Elisa, anche se musicalmente lo spessore è ben altro, con un pop distillato nella classica forma canzone e continue escursioni in altri campi, tra cui jazz, funk e R&B. Paradigmatica in questo senso la rimasticatissima Superstition di Stevie Wonder a chiudere il disco.
Un disco nel suo complesso invernale, da ascoltare mentre fuori piove e noi in finestra ad osservare i passanti persi tra le mille luci delle città. E proprio guardando all'intimo delle persone ha preso forma questo lavoro che racconta uomini e donne partendo dal fascino esteriore della gestualità per arrivare nel profondo, alla ricerca di una spiritualità perduta forse non per sempre.
Ma ”Una Donna” è anche un disco che analizza i rapporti tra persone, ad esempio quelli a distanza (Signorina Distanza) o quelli tra componenti del nostro Io, tipo bambino/adulto (Distrattamente). Nel disco, che la Nostra sta presentando in tour fino al 20 novembre, c'è spazio anche per un brano in inglese sulla favola di Esopo della volpe e l'uva (Snob Fox) e uno in cui si raccontano con ironia gli effetti distorsivi dell'alcool (Etilady). Alla faccia del politically correct.
Articolo del  16/11/2015 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati