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Hilo
Rising Up & Rising Down
2015
Open Mountain
di
Giancarlo De Chirico
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Vengono da Livorno, si chiamano Hilo e prendono forma da quello che inizialmente era un progetto solista di Antonio Canestri, che adesso è diventato “vocalist e principale “songwriter” della band da lui stesso formata. Accanto a lui Davide Crescenzi, alla chitarra, Davide Lelli, alla tromba e alla batteria, e gli ultimi due arrivati Andrea Marconi e Pierfrancesco Cesetti. L’album si intitola “Rising Up & Rising Down”, è il risultato di una coproduzione fra gli stessi Hilo e Luca Piazza che ha anche mixato il disco presso gli Zen Garden Studio di Cassano d’Adda, Milano. Si tratta di un lavoro carico di atmosfera e che ci regala un misto di piacevolezza e stupore per quei bellissimi passaggi armonici contenuti in ballate acustiche di pregevole fattura. Le chitarre e i fiati si alternano con grande saggezza e conferiscono al disco una dimensione drammatica, quasi di attesa, sulla quale si innestano gli interventi vocali di Antonio Canestri. Le liriche dei brani sono liberamente ispirate ad un saggio scritto da William T. Volmann e intitolato “Rise Up & Rise Down: Some Thoughts on Violence, Freedom and Urgent Means”. Piano musicale e aspetto letterario quindi si incontrano in maniera non banale e l’ascolto di composizioni come Like Knives, Moving Cars, Everything’s Gone e And So We Admire, il brano che chiude l’album, si rivela quanto mai illuminante. Bellissime anche December, una ballata acustica delicata e sofferta, e Sharks, con l’inserimento riuscito dei fiati in una “rock ballad” ben strutturata e con un tessuto armonico prevalentemente acustica. Da ascoltare.
Articolo del
26/02/2015 -
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