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Gus G
I Am The Fire
2014
Century Media
di
David Palombi
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Gus G è un giovane chitarrista compositore, ma ha già un glorioso passato alle spalle per aver suonato in acts come Firewind ed Arch Enemy. Questo funambolico axeman è attualmente approdato alla corte di Sua Maestà Ozzy Osbourne per sostituire nientedimeno che Zakk Wylde. C'è una cosa che il Madman ha sempre saputo fare: scegliere i chitarristi. Sin dai tempi del compianto Randy Rhoads fino a Zakk, il buon vecchio Ozzy ha sempre avuto accanto asce di tutto rispetto. Gus G, fidatevi, non è di certo da meno. “I Am The Fire” è il debut di Gus G ed è uscito per Century Media. Il cd presenta una copertina ricca ed articolata che potrebbe trarre in inganno, poiché la musica è tutt'altro che ridondante, anche perché sappiamo bene che il nostro amico ellenico si trova perfettamente a suo agio in ambito neoclassico. Ci troviamo, invece, tra le mani, un bel disco hard rock con spunti metal. Il player di Salonicco sfodera tutta la sua perizia tecnico/melodica in questo disco di debutto. Le chitarre, naturalmente, fanno la voce grossa in un Cd che si presta a diverse situazioni: i pezzi più hard rock hanno un approccio molto radiofonico, complici melodie molto azzeccate e ritornelli vincenti (Ozzy docet). Il lavoro delle ritmiche è costante ed efficace, tuttavia questo è un platter scritto e composto da un chitarrista, quindi il focus principale era sulla prestazione delle sei corde e... Gus G ha stupito. Le parti soliste sono eseguite in maniera esemplare e sono a loro modo originali, ma il guitar hero non si è fatto prendere dal delirio di onnipotenza che pervade molti suoi colleghi quando si dedicano ai lavori solisti. Gus ha rinunciato, tanto per iniziare. a cantare, anche perchè ha potuto disporre di illustri featuring con vocalist del calibro di Jeff Scott Soto, Michael Starr, Alexia Rodriguez (Long Way Down è uno degli apici del cd) ed altri noti singers; oltre ciò ha fatto del virtuosismo chitarristico un uso talmente intelligente da lasciare all'ascoltatore modo di godere appieno della melodia e delle composizioni. Un ottimo disco, se questo è il debut, non oso immaginare cosa ci riserverà Gus G per il futuro.
Articolo del
24/09/2014 -
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