Un live act prodigioso ed esuberante, all’insegna di good vibes e impegno politico. Un mix questo che è sempre stato il marchio di fabbrica degli show di Angela Marie Di Franco, detta Ani, una cantante e compositrice americana in attività da diversi anni e che adesso risiede a New Orleans.
La data romana fa parte del tour di presentazione di “Unprecedent Shit”, il suo ultimo album, ma non sono mancate le citazioni da “Revolutionary Love”, il disco precedente, e le esecuzioni di brani tratti dal suo repertorio più noto, invero molto fertile.
Accompagnata un trio formidabile, Ani Di Franco ha sfoderato una grinta eccezionale e si è scagliata più volte con il suo rhythm & blues contro l’attuale amministrazione americana, senza però mai nominarne il leader.
“No, stasera non voglio parlare di lui” ha dichiarato Angela dal palco posizionato nel giardino di Villa Osio che ospita come sempre la Casa del Jazz “Però voglio dirvi una cosa: mentre sono qui con voi, migliaia di persone in tutte le città americane sono scese in strada per manifestare contro i suoi provvedimenti. E vi ricordo anche che noi in America ci troviamo in questa situazione incresciosa perché tanti non sono andati a votare. Invece è molto importante farlo, per non lasciare spazio a questi personaggi!”.
Il concerto è poi continuato con canzoni come “Do Or Die”, “You Forgot To Speak” e “Baby Roe” in favore della libertà di scelta delle donne in merito all’aborto. Molto bella anche “No Walls”, sulla questione di costruire muri in prossimità dei propri confini nazionali. Per difendersi da chi? Per proteggersi da cosa?
Sono quegli stessi muri a creare odio, a formare i prossimi nemici. Dal punto di vista prettamente musicale Ani Di Franco si è evoluta molto nel corso degli ultimi anni, quando si è trasferita da New York a New Orleans. Adesso passa tranquillamente da accordi folk a esecuzioni funky e non disdegna citazioni rock o anche jazz. Quello che conta davvero, e impressiona chi la ascolta, è l’energia che mette in quello che fa, il “groove” che fuoriesce da brani come “Little Plastic Castle” e “Shameless”, esecuzioni in cui offre il meglio di sé.
Ma Angela sa farsi valere anche quando esegue di ballate folk più delicate come “The Knowing” , “You Had Time” o la splendida “32 Flavours”. Ogni sua canzone contiene denunce e lei - attivista politica dichiarata e indomabile - si erge come paladina della giustizia sociale e della libertà , in un mondo che versa in una situazione di “merda senza precedenti”.
Verso la fine del concerto Ani ha eseguito “All The Fascists (are bound to lose)” - “Tutti i fascisti sono destinati a perdere”, una vecchia canzone di Woody Guthrie, resa attuale però dal clima politico internazionale che abbiamo di fronte tutti i giorni. Le guerre si susseguono giorno dopo giorno, una dopo l’altra, supportate da incitamenti all’odio che credevamo lontani, persi nel tempo. Ma lei, Angela, trova ancora il coraggio di cantare in difesa degli ultimi e dell’ambiente naturale, sempre a metà strada fra rabbia e speranza.
SETLIST Still My Heart Do or Die You Forgot to Speak Pixie Untouchable Face No Walls Simultaneously The Knowing Baby Roe Shy You Had Time All You Fascists (Are Bound To Lose ) by Woody Guthrie Revolutionary Love Little Plastic Castle Joyful Girl Shameless Encore: Worthy 32 Flavors
Articolo del
16/06/2025 -
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