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Nheap
Skymotion
2009
CD autoprodotto
di
Elisabetta Lanzillotti
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La primissima impressione provocata dall’ascolto di Skymotion (il secondo lavoro di Massimo Discepoli) è una sensazione di calma prima della tempesta, di isolamento mentale quasi assoluto tipico della buona musica ambient. In effetti il genere rappresenta un’influenza importante nella produzione di Nheap, ma non è di gran lunga la sola: più ci si addentra nell’album, canzone dopo canzone scopriamo un mondo sonoro fatto di sfaccettature ampie a svariate. Dal semplice (nel senso più positivo del termine, lontano dal suonare come “monotono”) si passa gradualmente e facilmente alla fusione con jazz e classica, in un crescendo che evidenzia una complessità via via crescente delle composizioni e delle sensazioni che affiorano come spume di onde tranquille. I brani che compongono questa produzione sono diversi tra loro in quella maniera coerente con uno stile che non elimina la possibilità di essere creativi, mai uguali a sé stessi, pur mantenendo uno stile personale e riconoscibile. Questa coerenza si estende all’arrangiamento dei brani in conseguenza logica in crescendo di velocità, emozione e complessità. “Skymotion” è un’elettronica che non si limita, si spande a macchia d’olio in territori di diverse influenze, si inclina con maestria e tranquillità nella musica classica mista al lounge, nel jazz con spunti d’avanguardia ed il già citato ambient. Soprattutto non si limita agli spazi chiusi dei sintetizzatori, ma si avvicina agli strumenti reali ed all’acustica con spirito d’inventiva e miscelazione, ottenendo un risultato estremamente naturale e facilmente apprezzabile. Un mare calmo di melodie che, come l’oceano, nascondono colori e forme affascinanti, forza e tranquillità.
Articolo del
06/12/2009 -
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