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Dashboard Confessional
Dashboard Confessional live @ Salumeria della Musica - Milano, 3 febbraio 2010
Milano
3/02/2010
di
Andrea Bagnasco
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Presentarsi sul palco con un set totalmente acustico, per di più con due soli strumenti ad accompagnare la voce, può essere molto rischioso. Ad esempio per chi fa degli arrangiamenti ricercati il valore aggiunto dei propri pezzi, oppure per chi cerca l’energia soprattutto nella distorsione delle chitarre, oppure, in generale, per chi sa stare meno bene di altri sul palco. Perchè in due, senza neanche una batteria ed un basso a riempire un po’, se non si è davvero bravi è facile che si finisca per annoiare.
Ma presentarsi sul palco con un set totalmente acustico può essere anche una scelta vincente, come nel caso della data milanese, nella suggestiva atmosfera di una Salumeria della musica pienissima, (di metà) dei Dashboard Confessional. Chris Carrabba e John Lefler hanno infatti regalato una serata di assoluto valore, grazie a canzoni che si prestano perfettamente ad una lettura più intima, ad una voce, molto adatta al genere proposto, che ha pochi eguali nell’attuale scena musicale e ad un entusiasmo contagioso e ad un’ottima presenza sul palco. Carrabba e Lefler non si sono risparmiati un attimo in tutta l’ora e venti di set, scherzando col pubblico fino a raccontare barzellette che in pochi hanno capito del tutto e raccontando un po’ del loro percorso musicale, sempre spinti anche dall’entusiasmo che sin dai primi accordi di chitarra i milanesi gli hanno riservato. E riuscendo anche a trasformare i problemi tecnici all’amplificazione della chitarra in occasioni non di nervosismo, ma anzi di divertimento e comunque di spettacolo. Così, con buona parte del locale ad accompagnare a memoria quasi tutti i testi delle tracce proposte e John Lefler che passava con disinvoltura dalla seconda acustica al pianoforte, i Dashboard Confessional hanno attraversato tutti i loro album, proponendo pezzi tratti sia dalle registrazioni degli esordi (come l’intensa “Screaming Infidelities” e “The Places You Have Come To Fear The Most”) che dall’ultimo album “After The Ending” (come “Until Morning”).
Lasciando alla fine la bellissima “Vindicated”, il nuovo singolo “Belle Of The Boulevard” (accompagnato da due ragazze in una mini-sessione d’archi) e una “Hands Down” trascinante e generosamente tirata ben oltre la versione dell’album. Per un crescendo finale davvero memorabile che ha spazzato via in un attimo i rari momenti meno riusciti e più ripetitivi della serata.
Articolo del
09/02/2010 -
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