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Julia Holter
Julia Holter live @ Teatro Quirinetta – Roma, 3 dicembre 2017
di
Fabrizio Biffi
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Julia Holter è una cantante, musicista e compositrice di Los Angeles che è balzata agli onori della cronaca con Ekstasis, il suo album del 2012 che ha fatto gridare al “miracolo, è nata una stella nel firmamento della creatività musicale”.
Da allora l’eterea Julia è stata accostata ad importanti artiste contemporanee come Laurie Anderson, Julianna Barwick, Kate Bush, Joanna Newsom, Grouper per il suo stile che si libra tra la forma classica della canzone pop con innesti di drappeggi da antique shop, sax, tastiere meccaniche con impostazioni vocali classiche che creano una serie affascinante di infiniti addobbi sonori minuziosamente allestiti.
Alla prova dei fatti e metabolizzato il suo concerto di ieri sera al Teatro Quirinetta di Roma, si può solo dire che Julia Holter è un’artista con tutte le lettere maiuscole. Servono poche parole per descrivere lo stato d’animo che riesce a produrre dal vivo tra i pochi (ma buoni) avventori del suo concerto romano. Ci sono situazioni in cui la postura degli spettatori è la migliore immagine simbolica dell’intensità raggiunta durante un’esibizione dal vivo.
La musica di Holter prende forma in maniera disinvolta: seduta al pianoforte appare erroneamente intimidita, ma il suo talento viene fuori progressivamente come se sapesse che tra le sue note c’è un qualcosa che prima o poi colpisce al cuore ognuno dei presenti. Visto superficialmente l’insieme della sua musica sembra compatto, chiaro e definito, ma cercando tra i dettagli della sua splendida voce non sfuggono le tante volute asimmetrie e dissonanze che la compongono.
Tra una manciata di nuove canzoni intervallate da alcuni cavalli di battaglia del suo repertorio (Sea Calls Me Home, Betsy on the Roof), Julia Holter si congeda dal Teatro Quirinetta lasciando tutti a bocca aperta, qualcuno steso sulle scale, e la netta sensazione che quella sera a Roma sia successo qualcosa di speciale
Articolo del
04/12/2017 -
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