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New York Ska Jazz Ensemble
New York Ska Jazz Ensemble live @ Acrobax – Roma, 22 luglio 2017
di
Fabrizio Biffi
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New York Ska Jazz Ensemble ovvero una centrifuga multiculturale e fuori da ogni schema tradizionale che gira per il mondo da oltre vent’anni con la sua originale formula a metà tra lo ska, il reggae e il rocksteady.
Non sono certo nuovi al pubblico italiano e, per chi li ha seguiti nelle loro apparizioni, non è sfuggito che i NYSJE sono quasi sempre arrivati in tour nel nostro paese a cavallo delle feste natalizie. Avranno così anche troppo apprezzato lo shock di un concerto a Roma in un giorno di luglio in cui il capannone del Acrobax è una prova estrema anche per i più coraggiosi ed affezionati amanti del genere.
Eppure quello che conta in ogni concerto è la sintonia tra pubblico e palco, e la banda newyorchese non si fa certo intimidire dagli insopportabili tassi di umidità, scatenando tutta la sua energia capitanati da Fred "Rocksteady" Reiter, sassofonista e polistrumentista superstite della formazione originaria dei NYSJE.
“Hey Romaaa” basta poco per scatenare il pubblico (sempre più numeroso) del ex-Cinodromo di Roma. Il repertorio del gruppo è nato, in epoca non sospetta, per superare i clichet di genere, aggiungendo succosi ingredienti alla serrata ritmica tipica dello ska anche grazie alla bravura di Alberto Tarin (chitarrista che va molto oltre il semplice “in levare”) e alla solida figura di Yao Dinizulu, carismatico batterista che soffrirà più di tutti le intemperie di una serata torrida.
I New York Ska Jazz Ensemble si esaltano nella rivisitazione di alcuni classici del jazz in chiave ska-rocksteady con maestosi assoli di sax, tromba e chitarra; l’hammond di Earl Appleton dà quel tocco di classe che sembra rendere omaggio alla migliore tradizione dello ska Made in UK.
La sala è piena, i corpi si muovono miracolosamente e l’atmosfera sembra calare in una nuvola di vapore quando la serata raggiunge il suo culmine sulle note di una sempre verde A Message to You Rudy, originariamente di Dandy Livingstone, vero e proprio manifesto dello ska revival portato già al successo dagli Specials.
E’ il suggello di un piacevolissimo concerto che si sarebbe potuto tenere a latitudini più caraibiche con spiagge e palme, ma l’energia di questo raffinato ensamble ha colorato con allegria anche il surreale e storico capannone dell’ex cinodromo di Roma. Adesso li aspettiamo con immutato calore per il panettone
Articolo del
23/07/2017 -
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