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Neil Halstead
Neil Halstead live @ Chiesa Evangelica Metodista - Roma, 25 marzo 2015
Roma
25/03/2015
di
Giancarlo De Chirico
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Noto per aver fondato nei primi anni Novanta gli Slowdive, gruppo fondamentale dello shoegaze britannico, Neil Halstead si presenta in perfetta solitudine al pubblico che gremisce la Chiesa Evangelica Metodista di Via XX Settembre a Roma. Uno show prettamente acustico, in linea con gli album fin qui pubblicati nel corso della sua carriera solista, in particolare 'Palindrome Hunches' che risale a quasi tre anni fa. In realtà Neil ha un'altra band adesso, i Mojave 3, ma ha sempre voluto ritagliarsi uno spazio che fosse soltanto suo, in una dimensione più intima e decisamente più raccolta.
La location prescelta per questo suo “unplugged in Monti” incontra quindi i favori dell’artista in una serata di pioggia, malinconica e fredda, che però non tiene lontano quanti in questi anni hanno saputo apprezzare la sua musica. La tradizione del nuovo folk inglese, a cominciare da Nick Drake e Bert Jansch dei Pentangle, torna a rivivere in un live set caratterizzata dall’esecuzione di deliziose folk ballads come Digging Shelters, Tied To You e Full Moon Rising, tratte dal nuovo album, un disco di rara bellezza, di cui vi consigliamo l’ascolto. Neil si intrattiene piacevolmente con il pubblico presente in chiesa, racconta della sua visita alla Cappella Sistina "dove tutti erano con la testa in su, a guardare in alto", mentre lui ammirava i pavimenti più di ogni cosa.
Musicista raffinato ed eclettico, sensibile ed ironico, riesce a far suonare la chitarra acustica come fosse un’intera orchestra e ci regala dei passaggi armonici mozzafiato, durante i quali va a riprendere anche composizioni tratte da Sleeping On Roads e da Oh! Mighty Engine, i suoi precedenti album solo. Di tanto in tanto Neil accompagna le sue esecuzioni con l’intervento di un’armonica a bocca, in uno stile che diventa ancora di più primi anni Settanta e che ci ricorda come non sempre spingersi troppo in avanti significhi fare della musica buona.
(La foto di Neil Halstead a Roma è di Giancarlo De Chirico)
Articolo del
30/03/2015 -
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