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Banco del Mutuo Soccorso
Banco del Mutuo Soccorso live @ Gran Teatro – Roma, 6 dicembre 2014
Roma
6/12/2014
di
Gianluca Grasselli
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'Un’idea che non puoi fermare' è il titolo del nuovo doppio Cd del Banco del Mutuo Soccorso, storica band rock progressive romana. Una raccolta di brani e registrazioni inedite con cui Vittorio Nocenzi, tastierista e co-autore di molti dei più importanti brani, ha voluto rendere omaggio a Francesco Di Giacomo, voce e anima del Banco nonché grande amico e compagno, tragicamente scomparso pochi mesi fa. In questa raccolta, classici come Dopo…niente è più lo stesso o Sirene sono stati riletti in una diversa chiave musicale e raccontate da alcune delle più importanti voci di attori italiani; da Valerio Mastrandrea a Toni Servillo, da Franca Valeri a Alessandro Haber. Ma questa nuova pubblicazione è solo l’inizio di una lunga serie di eventi firmata Banco. Infatti, oltre a preparare un tour e a lavorare sul musical ispirato all’'Orlando Furioso', ieri il nucleo storico della band si è esibito al Gran Teatro di Roma, accompagnato da una vitale sessione di fiati, da una seconda batteria e un percussionista.
Vittorio Nocenzi dopo aver salutato il pubblico, portandosi una mano al petto, dedica il concerto a Francesco Di Giacomo. Il pubblico lo saluta, in piedi, con un fragoroso e lungo applauso. Il concerto ha ripercorso i grandi brani che hanno reso il Banco l’icona del prog-rock italiano attraverso lunghe cavalcate scandite dai tipici e repentini cambi stilistici, virtuosismi e melodici fraseggi. Durante l’esibizione hanno condiviso l’estasi creativa e visionaria di Metamorfosi, la suggestiva Canto di Primavera, Garofano Rosso e molti altri ancora. Vittorio e Gianni Nocenzi hanno incantato con intrecci a quattro mani di pianoforte, creando distese sonore così preziose da commuovere. Sul palco si sono alternati a dare il loro omaggio a questo grande gruppo, numerosi artisti e affermati protagonisti del panorama della musica italiana; da Cesareo (Elio e Le Storie Tese) a Maurizio Solieri, da John De Leo ad Ambrogio Sparagna terminando con Angelo Branduardi e Giuseppe Cederna per le letture d’autore.
Nonostante i silenzi lasciati scoperti dall’assenza della voce di Francesco Di Giacomo, il concerto è stato una grande festa in suo onore, con momenti di profonda malinconia (vedi Moby Dick) ma anche di grande gioia ed energia. Perché la musica del Banco è viva e vivrà ancora per molto tempo. Dopo più di tre ore di concerto il pubblico ne voleva ancora e il Banco aveva da offrirne; come a voler prolungare un bel sogno durante il dormiveglia. Non svegliateci, ve ne preghiamo. Lasciateci dormire questo sonno, giusto ancora un po’.
Articolo del
10/12/2014 -
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