Se vi piacciono le colonne sonore dei film di Emir Kusturica e andate ai concerti di Goran Bregovic o della Kocani Orkestar, beh allora non potete proprio lasciarvi sfuggire l’ascolto di questo bel disco realizzato dal trombettista Eusebio Martinelli, storico collaboratore di Vinicio Capossela, e dalla Gipsy Abarth Orkestar . L’album si intitola “Apolide”, un aggettivo quanto mai corretto nel descrivere una musica senza cittadinanza e senza confini, caratterizzata da ritmi serrati, da una energia contagiosa nonchè da una sezione fiati assolutamente travolgente. Martinelli si fa accompagnare dalla Gipsy Abarth Orkestar lungo un percorso variopinto e multiforme, una sorta di viaggio musicale che prende spunto da melodie tzigane , ma che è in grado di andare oltre le stesse atmosfere tipiche delle sonorità balcaniche. Vi sentirete avvolti in un vortice di note quanto mai festoso e carico di energia positiva, in un crescendo in cui troveranno spazio le partiture soliste e l’orchestra. Accanto ad Eusebio Martinelli, alla tromba e alla voce, troviamo Luca Cacciatore al sassofono, Mario Sehtl, musicista bosniaco, al violino. Igino Caselgrandi, alla batteria, Gianluca Lione, al basso elettrico e Sebastian Macias Masera, musicista spagnolo residente a Bologna, alla chitarra flamenca. Impossibile non alzarsi dalla sedia e mettersi a ballare sulle note di composizioni come “Danze sulla Polvere”, “Apolide” “Grecale” o “Surus” (che era il nome dell’elefante di Annibale). Ci è piaciuta molto anche “Sinfonia n°5”, una composizione estremamente libera, che nasce su ritmi gitani, ma durante la quale Eusebio Martinelli si lancia verso sentieri diversi, ben coadiuvato dalla fisarmonica di Daniele Donadelli, altro virtuoso, che ha condiviso con Eusebio gli studi musicali fin dall’adolescenza. Album di grande impatto e musicalmente valido.
Articolo del
18/11/2014 -
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