BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Galapaghost
Dandelion
2014
Lady Lovely
di
Leonardo Micheli
|
Il songwriter texano Casey Chandler è nativo di Woodstock. Nel 2012 pubblica un album intitolato “Runnin” in cui le atmosfere di un folk intriso di malinconia e solitudine tingevano le atmosfere della sua musica. Da evidenziare che l’album d’esordio (“Runnin” appunto) ha avuto il patrocinio di John Grant che nel 2010 ha capito sin da subito quali potenzialità nascondesse il cantautore texano portandolo con sè in tour. Per superare i confini geografici anche e non solo dal punto di vista musicale Casey ha deciso di affidarsi per la pubblicazione di “Runnin” e dell’ultimo “Dandelion” all’ italianissima Lady Lovely di Ru Catania. Ma veniamo all’album. Sin da subito si ha la chiara sensazione che il nostro voglia emulare un certo folk intimista prendendo come riferimento i vari Bon Iver del momento. Ne viene fuori un album dalle atmosfere autunali e malinconiche, ma non sono le sue; in sostanza Casey sembra affidarsi deliberatamente ai suoi idoli e il lavoro a tratti è un po’ forzato e noioso. Le tracce scorrono senza trasmettere emozioni degne di nota. La linearità che contaddistingue “Dandelion” è una prevedibilità che non alterna guizzi che superino gli schemi pianificati precedentemente. Affidandosi alla Lady Lovely, Casey cerca di travalicare i confini della terra natia mirando ad un’espansione del proprio spettro sonoro. Dunque se da una parte l’emulazione è un ostacolo per la propria creatività dall’altra il superamento dei confini risulta una forzatura che sortisce l’effetto di mancata coesione e personalità. A tratti possiamo scorgere un’intimità che gli è propria. La ritroviamo in pezzi come Isabelle dove abbandona questa tensione nello spingersi oltre confine per trasformarla in slancio compositivo che permette al nostro di esprimersi per come è. Auguriamo a Casey un radioso futuro. Un futuro in cui la necessità di superare i propri limiti sia un elemento secondario; in cui la priorità sia la propria ed intimistica musica. L’arte non conosce idoli da emulare ma solo fonti di ispirazione per creare. John Grant che starà pensando secondo voi? Ne riparleremo tra qualche anno. Buon ascolto.
Articolo del
21/10/2014 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/8qLovbn7rms
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|