Quando mi hanno invitato ad ascoltare gli Entropia devo ammettere che non ho fatto i salti di gioia, non per colpa della band, ma perché la musica italiana negli ultimi dieci/quindici anni almeno è stata talmente brutalizza da manovre discografiche, televisive e “chi più ne ha più ne metta, che avevo il timore di trovarmi di fronte ad un prodotto leccatino e ruffiano. Gli Entropia, invece, mi fanno sperare per il futuro musicale di questo Paese. Che sia una goccia nell'oceano, non ha molta importanza, da qualche parte si dovrà pur ricominciare , gli Entropia sono esordienti, giovani, ma promettono molto bene. Nel loro album “La Direzione” dimostrano di avere la stoffa per puntare ad un futuro importante in barba a nomi che scalano le classifiche con meriti artistici per lo meno discutibili ed a vecchie glorie che da troppo tempo non rilasciano un disco al limite della decenza. Ma che musica suonano gli Entropia? Del caro, vecchio, sano pop rock all'italiana mixando influenze cantautorali, indie e rock tanto nostrano quanto internazionali. La voce, finalmente, suona naturale. Diciamoci la verità: chi vuole un cantante super tecnico, ma senz'anima? Sono anni che in radio sembra di sentire sempre la stessa identica voce. Quindi: uno a zero per gli Entropia. Veniamo alle chitarre: bravi, sia in fase di accompagnamento elettrico che acustico. Il suono è ricco, ma non invadente: rischio altissimo specie nelle band esordienti. Ritmiche: perfette. Ricercate, curate, al servizio della canzone, ma con un'identità ben precisa. Ciliegina sulla torta: i testi. Scritti bene, non banale e interpretati con gusto.. L'augurio per questa band è di continuare così e possiamo consigliare loro di evitare manager (perché verranno contattati di sicuro tanto è buono il prodotto) che inevitabilmente cercheranno di cambiare il loro sound. Gli Entropia, secondo il sottoscritto, dovrebbero trovare qualcuno che ami il loro progetto, anche perché le majors ed i talent (come dimostrato negli ultimi anni) danno, forse, una notorietà immediata, ma oltre a sfornare prodotti pessimi (copie di copie di copie) hanno sdoganato una fast-food music di livello infimo. In conclusione: “La Direzione” è un gran bel disco di pop rock italiano, lontano dai presunti big attuali, proprio perché ha una sua identità, lontana dai cliché nostrani contemporanei. Complimenti agli Entropia!
Articolo del
16/10/2014 -
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