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Vespro
L’Ora Blu
2014
CD autoprodotto
di
Gianluca Grasselli
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”L’Ora Blu” dei Vespro, un EP di sei tracce, è un sentiero difficile scandito da un monologo costante e dalle melodie intricate. Un lavoro che si ispira a grandi nomi italiani come i Massimo Volume, e riesce con un’elevata dose di originalità e abilità in studio a creare un sound ispirato e potente. A noi che facciamo recensioni piace classificare il genere dei dischi che ascoltiamo. “Questo è blues rock, questo synth pop” e così via. La maggior parte delle volte come lavoro riesce bene, scorre. Non è questo il caso del primo EP dei Vespro, un vero concentrato post punk, noise, a tratti spazzato via da riff che rasentano il metal. Per chiunque non avesse dimestichezza con questi termini (ammesso che qualcuno ne abbia) proverò a spiegarmi un po’ meglio. L’impressione che si ha ascoltando questo lavoro è quella di ritrovarsi nudi all’interno di una tempesta, dove tuoni e saette impazzano e la pioggia batte così forte, fredda, sul viso, da rendere difficile la respirazione. L’unico elemento umano è una voce che attraverso un lungo monologo a tratti parlato a tratti urlato , ma mai sussurrato, racconta delle storie, permea angosce e insicurezze. Cavalca il tortuoso sentiero sonoro battuto dai fraseggi di chitarra elettrica e dalle ritmiche nevrotiche. In questo primo lavoro dei Vespro si raccolgono a mani piene nel modo di cantare e in alcuni arpeggi che sorreggono le liriche alcune influenze, in primis: Massimo Volume e Teatro degli Orrori. Nonostante il lavoro da fare per raggiungere la solennità di Clementi (voce dei Massimo Volume) e l’impetuosità di Capovilla (voce del Teatro Degli Orrori) sia ancora tanto, non possiamo dire che siano riusciti male, tutt’altro. Le ritmiche di batteria e di basso assieme ai riff potenti delle chitarre alternati ad arpeggi più melodici sono un ottimo amalgamo alle atmosfere evocate dai testi. Con loro esplodono e con loro si calmano. L’EP cala il sipario con la cover del celebre inno alla pace di John Lennon: Imagine, riproposta in una diversa chiave di lettura in italiano, suona come un inno inciso su una lapide di marmo ormai persa nel tempo. Degno elogio alle musicalità già riproposte dagli immensi A Perfect Circle. Un buon inizio e un ottimo EP. I Mogwai, altro gruppo che risuona ne “L’Ora Blu”, ci hanno ricordato che :”Hardcore will never die, but you will”. Questo concetto, I Vespro, sembrerebbero averlo assimilato piuttosto bene.
Articolo del
26/09/2014 -
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