Conosciamo il trio romano YOUAREHERE dal loro primo eccellente lavoro, As When The Fall Leaves Trees (51beats, 2012), sospeso tra post-rock, glitch e IDM. Un anno dopo ritroviamo French Teen Idol (Andrea Di Carlo), edPorth (Patrizio Piastra) e micro (Claudio Del Proposto) in splendida forma, con un EP di oltre 35 minuti, in streaming e free download, che vorrebbe essere un auspicio non solo meteorologico: Primavera.
Si inizia con la straniante quiete di Rest: loop, riverberi e un battito che rimane sospeso in un inciampo che si astiene volutamente dal diventare ballabile; ma sono solo gli albori. Ecco l'accenno à la Radiohead di December e si capisce subito che siamo davanti a una piccola perla di malinconica, eppure potente, fattura, col dialogo voce/ controcanto/ chitarra che apre squarci di oscuro splendore, mentre l'incedere pulsante della batteria ci catapulta in una danza da trance metropolitana, cappuccio in testa e corpo in movimento. Le pulsioni di About Me ci portano nel gorgo, dalle parti di Modeselektor, ma meno coatti e più cupi. Quindi arriva Metaphysical: battiti da IDM, incursioni di tastiere quasi da sinfonia proto-elettronica, uno sfondo rabbioso e stordente, con la voce di Patrizio Piastra in grande spolvero: un altro capolavoro di inquietudine. 1994 è un viatico di sottofondi cangianti, un'apparente calma sottomarina, con la voce ovattata che ci conduce direttamente all'intro ossessiva di Primavera, pronta a diventare un caleidoscopio di battiti, a metà strada tra la “scuola di Vienna” anni '90 e un Four Tet meno cervellotico. Soprattutto tre minuti finali in crescendo, che si aprono sulla primavera che verrà, non a caso posti a chiusura di un lavoro il cui mood è piuttosto dark.
Questo EP suona come la definitiva consacrazione di YOUAREHERE: tre veri gioielli (December, Metaphysical e Primavera) e una complessiva maturazione progettuale, che si confronta a viso aperto anche con la forma canzone più tradizionale. YAH rompono definitivamente gli indugi, aumentano i bpm, evocando orientamenti dance, seppure immersi in brume volutamente oscure: è l'ulteriore gran bel passo in avanti che aspettavamo. Ci sembra di essere nel cono di luce distopica e irriducibile della più alta e innovativa scena elettronica europea, dalle parti di Apparat, Schneider TM, M83, ma con una potenza emozionale che sembra l'italico marchio di fabbrica di YAH: se ne accorgerà questo Paese, annichilito da una letargia oramai patologica? Intanto meglio prenotare il nostro posto “sotto cassa” per il live del 24 aprile di YAH insieme con altri artisti dell'etichetta indipendente Bomba Dischi, nella “notte della Bomba”, al Lanificio 159, di Roma, in Via di Pietralata 159/A.
Big Up for YAH!
Articolo del
15/04/2013 -
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