Javier Beltrán, Matthew McNulty e Robert Pattinson interpretano rispettivamente i giovani Federico García Lorca, Luis Buñuel e Salvador Dalí. È l’anno 1922 in Spagna, i tre artisti si incontrano alla Residencia de Estudiantes dell’università di Madrid e diventano il gruppo più moderno della scena. Punto. Tra qualche dialogo rivoluzionario e poetico per arrivare a giustificare la fine del poeta spagnolo giustiziato. Il regista e la produzione si erano preposti l’obiettivo di raccontare una storia d’amore, quella proibita tra Dalí e Lorca, non un capitolo storico, ma alla fine le parti più interessanti sono proprio quelle in cui parla il futuro regista Buñuel ed è impressionante il ritratto della moglie del pittore, Gala. Per il resto la tanto voluta storia d’amore manca di pathos ed è fatta solo di mezzi sguardi, una disastrosa scena di sesso tramite surrogato, un bacio e niente più. Vorrei dire che Pattinson, Twilight e ragazzine a parte, era perfetto per il ruolo dell’eccentrico pittore e lo è, ma fuori dal contesto, fuori da un film noioso che non cela nessuna sorpresa e nessun sentimento. Una grandissima delusione per i cineasti che sono cresciuti a pane e occhi tagliati, per gli amanti del genio di Dalí e della poesia, Little Ashes poteva essere una bella visione sull’arte e invece si limita a mostrare qua e là pezzi di storia, inquadrature lunghe e silenziose, con una colonna sonora che non riesce a sottolineare i passaggi con la giusta energia. Errore forse imbarcarsi in un’impresa artisticamente così titanica come questa, la rappresentazione di artisti che hanno segnato profondamente la storia e la cultura: sembra quasi un insulto, nemmeno un passatempo.
Scrittura e regia a parte, i tre attori emergenti sono eccellenti. Si, emergenti perché Pattinson non era ancora Edward di Twilight quando ha girato Little Ashes, il che fa anche nascere qualche dubbio riguardo il ritardo nell’uscita della pellicola, anzi, gli studiosi lo chiamano effetto traino ed evidentemente alla Regent ci speravano. Ora che abbiamo visto il film, capiamo perché.
In sintesi, grandi aspettative e grande disappunto. E pietà per gli attori che ci hanno provato e hanno dato il loro meglio.
Voto: 1/5
Articolo del
11/08/2009 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|