Nuovo album per Stefano Saletti, musicista polistrumentista, compositore e fondatore dei Novalia e di Banda Ikona. Il disco è un canto corale alla ricerca dei tanti punti di contatto, di quell’anima comune che unisce quei popoli che si affacciano sul Mar Mediterraneo e infatti non è un caso che sia stato intitolato ”Mediterranima”.
Nove brani originali eseguiti con una strumentazione tradizionale che ha previsto il ricorso al bouzouki, all’oud, al saz e alla chitarra battente, canzoni molto suggestive che sono state eseguite in “sabir”, l’antica lingua franca che veniva parlata da marinai, pescatori, pirati e mercanti nelle zone portuali. Stefano Saletti non è nuovo ad operazioni del genere e non mancano i richiami al precedente “Persephone”, ma questa volta il progetto è ancora più centrato e il suo percorso creativo risulta veramente ben fatto e riconoscibile. Ci sono piaciute molto composizioni come “Resistar” che vede la partecipazione di Ginevra di Marco alla voce, come “Marjan”, che si avvale del contributo vocale di Elena Ledda, come “Mujalasa”, con Fabia Salvucci, o ancora “Il Filo Infinito“, con Gabriella Aiello e “Saltarello De Lu Core”, eseguita insieme a Lucilla Galeazzi.
Stefano Saletti è giustamente convinto che la cultura e l’arte, in generale, e la musica, in particolare, possano accorciare le distanze fra i popoli e far diminuire l’odio e di conseguenza il ricorso alla violenza come unica via di risoluzione dei conflitti. Hanno collaborato alla realizzazione dell’album altri musicisti/amici come Rita Marcotulli, Antonello Salis, Riccardo Tesi, Nando Citarella, Pejman Tadayon, Pasquale Laino e Renato Vecchio insieme naturalmente agli storici componenti della Banda Ikona, che sono Gabriele Coen, Mario Rivera, Giovanni Lo Cascio, Eugenio Saletti, Arnaldo Vacca.
Il progetto prevede la pubblicazione di un libro che uscirà in autunno e che sarà intitolato “Le Memorie di un Viaggiatore con il Bouzouki”
Articolo del
07/08/2025 -
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