Il 15 febbraio 2019 esce l’album d’esordio del cantautore pugliese Giancluca Pacini, dal titolo Abitudine. Gianluca Pacini, anno 1997, nasce a Trani e comincia a scrivere canzoni e in seguito esibirsi dal vivo da adolescente. Innamoratosi di Nick Drake ed Elliot Smith, propenderà verso il folk ma dopo aver scritto per qualche tempo in inglese, decide di tornare alla propria lingua madre.
Le sonorità del disco sono eteree e rarefatte, come una piuma trasportata nell’aria, piano piano, con lentezza e delicatezza, senza uno scopo, senza una vera meta. Così, solo per il gusto di assaporare la libertà. Il sound è evanescente; i testi, puri e semplici, prendono in esame vicende di vita quotidiana legate all’abbandono, all’angoscia, alla solitudine e all’amore, immersi in paesaggi crepuscolari e periferici dove l’introspezione è la base di ogni racconto.
Con Abitudine ci sentiamo nudi e puliti, dopo una doccia calda, vibranti come le corde di un violino, trasportati nell’aria come quella piuma di cui parlavo e leggeri, incredibilmente leggeri. Il primo singolo estratto dall’album è “Adoro chi sei”.
La voce di Gianluca, nella sua eterna tristezza, è magica, ci accarezza e ci solleva. Sembra come dilatata nel tempo e nello spazio, è un mood di vibrazioni sonore talmente soffici da sentirci immersi in una nuvola di cotone. Ci si adagia, ci si riposa, ci si lascia dondolare nell’aria e in una leggera brezza, mentre testi carichi di tristezza e nostalgia ci cullano per tutto il tempo. Abitudine è un album che promette grandi cose per Gianluca Pacini
Articolo del
11/04/2019 -
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