Nuovo album per Serena Finatti, un gran bel disco che si intitola “Fragile E Fiera”, un lavoro dove canzone d’autore e musica folk si incontrano in maniera evocativa e al tempo stesso moderna. Atmosfere sospese, un canto epico che dà voce a motivi recuperati dalla tradizione popolare ed eseguiti al pianoforte dall’autrice.
Cantautrice friulana, Serena ci regala in musica quello che è il suo mondo, fatto di cose semplici e vere, ma anche di quel coraggio, di quella forza tipicamente femminile che le permette di affrontare anche tematiche importanti. E allora i toni diventano più drammatici, la sezione vocale si concede al canto lirico, come su “Presunta Realtà”, il brano che apre il disco.
Sono canzoni controcorrente, che difendono l’anima dai continui attacchi a cui è sottoposta dal vivere sociale. Molto belle anche ballate cariche di suggestioni come “Trasparenze” e “Per Un Click”, mentre una citazione particolare merita “Chissà", il brano dedicato a Giulio Regeni, originario come lei di Fiumicello, il paese che da due anni si sta battendo per ottenere la verità su quello che è stato il suo tragico destino.
Il pezzo è molto sofferto, ma contiene una partitura corale che ne attenua l’angoscia. “Fragile E Fiera”, la canzone che dà il titola all’album, sembra essere il manifesto vocale e musicale della Finatti: si parla della violenza sulle donne, ma con grande delicatezza, senza ricorrere a toni che potrebbero rinnegare sé stessa.
Sul finale dell’album ascoltiamo con piacere “Anìn a Gris” (“Andiamo a grilli), una canzone tradizionale friulana già portata all’attenzione del grande pubblico anni fa da Alice. L’album è stato registrato presso il Birdland Studio, da Francesco Marzona, tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 , ed è stato arrangiato e prodotto da Andrea Varnier, un valido musicista, stretto collaboratore nonché marito di Serena. Da ascoltare
Articolo del
20/09/2018 -
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