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Manovalanza
Last Live at Terrazza Sul Lago
2018
Impacto Records
di
Emanuele Tarchi
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Last Live at Terrazza Sul Lago è il quinto album per la band ska-punk toscana, il primo registrato interamente live. Il disco si compone di 14 brani, tratti dai loro precedenti lavori in studio, e un’intro in cui risuona la musichetta di Zorro.
Proprio dodici anni fa in questa locale iniziò l’avventura musicale dei Manovalanza e per rendere omaggio a questo posto storico per l’intera scena musicale valtiberina, hanno deciso di registrare il concerto con audio multi-traccia e riprendendo con diverse telecamere la serata.
Nel vivo del disco si entra con Jagermeister, un concentrato di ritmo con una sezione fiati che si fa valere. Trascinante per aprire un disco (concerto). Nonostante la voce non sia chiarissima, si riesce a percepire quanto il testo sia diretto e vada a delineare l'essenza del titolo. Corna.
Si continua con Miserabili Noi e Musica Dell'Acqua Calda, dove l'ascolto è reso interessante dall'alternanza delle due anime della band: ska, che si impossessa delle parti pulite suonate dal chitarrista, e punk, che si presta invece alle parti distorte. Mondo Liscio e Insensata Euforia sono due dei brani più interessanti di tutto il disco, nonostante le parole non siano chiare soprattutto nel secondo pezzo. Il ritmo continua ad avere una funzione fondamentale e la chitarra in levare resta un punto cardine per la band, tanto da giustificarne le attitudini ska. Lettere Nel Vuoto ha di interessante la confessione di una condizione attuale che affligge la musica dal vivo. Musicalmente è simile alle altre.
L'isoritmia dei fiati in Tutto Contro è davvero trascinante, ma l'esecuzione generale è a tratti incerta. Il primo brano che si differenzia dagli altri è Che Gioia Il Buio e finalmente si ha un po' di relax dopo tanti brani spinti.I fiati tornano ad essere trascinanti e la melodia del ritornello ti rimane in testa. Uno dei migliori del disco, complice il cambio di ritmo sul finale. Vestiti Usa E Getta è un brano eseguito con affanno, la batteria sembra abbia la foga di sputare fuori i colpi. Le chitarre e i fiati creano un buon muro del suono, ma per il resto non aggiunge niente di nuovo rispetto a quello sentito fino ad adesso. La lunghezza del brano potrebbe essere un difetto, dato che l'ascolto diventa noioso. Di Tremore c'è da sottolineare il bel passaggio a metà brano con il richiamo a sonorità più metal. In Skatorbia, complice un testo estivo ed il levare che continua ad essere uno dei punti di forza della band, si respira un'aria più spensierata. È piacevole. Spritz, sole e mare.
Fra Poggi E Castagni e Siamo Anziani A Vent'Anni non aggiungono niente di nuovo. Hanno un buon ritmo e il testo di quest'ultima è spassoso. Il disco si conclude con Quando Arriva La Sera dove è possibile ballare al ritmo di un valzer. Solo nel finale ritorna prepotentemente la vera anima della band. Risulta essere un buon brano per concludere questo disco (concerto) perché il coro finale ti rimane bene in testa. Un hook azzeccato.
Nel complesso il disco è allegro, ma le canzoni si assomigliano tutte. Questo potrebbe rendere l'ascolto un po' monotono e l'attenzione potrebbe disperdersi. Si evince che il ritmo è il padrone di tutto e si percepisce l'energia del live in tutto il disco. Bella l'alternanza, emersa nei brani, delle due anime della band: ska e punk.
P.S.: le voci del pubblico in sottofondo, e relative esclamazioni a volte prevaricano la musica. Tranne i cori di incitamento. Questi ti portano proprio dentro al disco, quasi come essere sotto palco al live
Articolo del
18/05/2018 -
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