RAI è un agricoltore di elettronica. Nato a Lodi, nel cuore della Pianura Padana, RAI coltiva elettronica e di questa si nutre. Dopo una breve incursione nel folk e nel popolare con le sue prime band, nella sua vita irrompe il rock e quando il rock irrompe nella vita di un artista, di solito è per sempre.
RAI scopre una nuova forma di espressione fatta di chitarre elettriche distorte e parole graffiate. Sono gli anni in cui il grunge di Seattle muove gli ultimi colpi di coda. Inizia così la sua avventura come cantante/chitarrista nei Sindrome Moebius e poi nei Julius. In entrambi i casi la formula è quella del power trio introverso, in rotta con il mondo intero, ma tutto sommato vittima di un romanticismo cosmico.
Nel frattempo studia come Tecnico del Suono e inizia a lavorare in alcuni tra i più prestigiosi live club di Torino e Milano. Il fuoco post-adolescenziale cede il passo ad un’attitudine molto più vicina alle correnti intimiste shoegaze, ad atmosfere più soffuse e dilatate e alla psichedelia fatta di lunghi riverberi e delay. Inizia quindi la sua avventura come polistrumentista (chitarra elettrica, flauto traverso, ukulele e seconda voce) insieme a Letlo Vin, che culmina con l'album Songs For Takeda e un centinaio di concerti in tutta Italia.
Decide quindi di dar vita ad un piccolo studio di produzione musicale: il Micro Silent Studio. È qui che inizia a sperimentare servendosi dell’elettronica: synth ingombranti su basi ritmiche serrate e la ricerca continua di un proprio carattere, di un linguaggio più pop(olare), senza però rinunciare allo spessore dei contenuti. Il risultato sono 6 brani che andranno a comporre l’EP “Aveva Ragione Cobain”, in uscita per New Model Label il 23 Marzo 2018.
Il primo brano parte in tromba, come a volerti prendere di sorpresa. Ed è una vera sorpresa, perché veniamo schiaffati in un istante un’atmosfera più digitale che mai, tra l’elettronica ed una techno da grande autore, accompagnata da parole sconce, marce, sbagliate. “Non lo so se siamo pronti per la pace, da che la guerra è diventata la nostra sola prigione/ Non lo so se è la gelosia la soluzione a tutti i nostri problemi/la sostanza che ci terrà in vita/ o l’occasione buona per uscire di testa”.
È RAI che ci fa uscire di testa con questo maremoto di sintetizzatori furiosi. Ci fa uscire di testa con le sue parole danzanti sui ritmi veloci, furibondi, ci fa uscire di testa con la sua inquietudine che gira e rigira su se stessa come in una centrifuga elettronica schizzata. Ci fa uscire di testa con le denunce alternate alla follia pura che se la fa alla grande con un juke box di cubiste scatenate e scatenanti nei nostri cervelli. RAI è dannatamente pulito nella sua musica, ma anche “sporco” come pochi, ci fa uscire di capoccia tant’è cervellotica e schizoide la sua musica e le sue liriche. E allora andiamo, balliamo, sogniamo, schizziamo, pensiamo, giochiamo, giriamo, impazziamo assieme a lui e alla sua musica, che è una vera bomba e ci sbomballa per bene. Piovono bombe, come dice una sua canzone, e sono le bombe di RAI, che sa come lanciarle e ci colpisce tutti. Non c’è scampo per nessuno
Articolo del
26/03/2018 -
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