I Minipony sono una band di metal sperimentale, il loro progetto è pesantemente influenzato dal math rock in flirt danzereccio con la musica latina su cui sparano cambi di tempo, poliritmie assortite, riff arcigni e un growl tutto al femminile.
Amadeus Galiano (chitarre) insieme a Emilia Moncayo (voce/sampling/noise), s’incontrano a Bologna nel 2012 per dar vita a questo progetto con l’idea base di una band thrash metal, ma le cose vanno diversamente da ciò che si erano prefissi. I due, insomma, si ritrovano con una creatura feroce, dal carattere intrattabile che assalta alla gola gli ascoltatori attraverso la furia delle chitarre taglienti, linee vocali ferine e cambi psicotici della brutale sezione ritmica completamente.
Dopo un EP di tre canzoni, auto prodotto come il video in full stop-animation per MilkWithSilk, insieme a Federico Giammattei (che ha ricevuto il favore di artisti internazionali come Alejandro Jodorowsky, Jens Kidman- Meshuggah, Justin Preston - The Locust, Trey Spruance - Mr Bungle, Secret Chiefs), la band produce IMAGO, un nuovo lavoro senza nessun compromesso.
Come suonano? Feroci, rinnegano ogni tipo di melodia e facilities per chi si pone all’ascolto. Usano tempi dispari, perché i pari li lasciano ai Maneskin, controtempi e stacchi da urlo. L’attitudine è no-compromise, sebbene all’interno del disco i brani possano mostrare una struttura molto simile fra loro, sono le variazioni interne a creare stupore (Dragònprincesa). Impazziscono completamente in Elephant Walking Over Spider Webs, ripetendo in modo ossessivo il mantra “I Want Have Minipony With Me”, prima in un growl lacerante, poi con vocina stridula.
Se non sono pazzi non li vogliamo, questi lo sono anche più di quanto potessimo immaginare
Articolo del
08/02/2018 -
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