Il debut album di Ennio Salomone, cantautore siciliano dalle indubbie doti musicali, è uscito il 2 ottobre 2017, prodotto da Stefano Borzi per la Stemma Records e anticipato, prima dell'estate, dai videoclip dei due singoli che lo presentano, "La favola di coccodè" e "35 minuti di bacio".
"Un pop leggero ma poetico, esistenziale, a tratti nonsense" ne scrive Leggo. Qualcuno prosegue con la chiave nonsense e addirittura surrealista. Bianconi si starà rivoltando nello smoking e Calcutta avrà deciso che è meglio restare a Milano. E ancora su Meiweb leggiamo "Un cantautorato fresco e sbarazzino, con otto tracce, di cui sei cantate, che si lasciano ascoltare con trasporto e curiosità. I testi dell’artista sono lineari, ironici, beffardi, sarcastici e leggeri, ma con questo disco il cantautore dimostra come anche con la semplicità e la leggerezza ci si debba saper fare".
Dopo essermi chiesta quanto sia consono dare dello "sbarazzino" ad un lavoro musicale, per quanto allegramente pop o bellamente commerciale, mi sono focalizzata su due punti. In primis, l'album di Salomone è una triste riprova di quanto non si riesca a snocciolare un minimo di sincerità e di purezza nei debut pop, quella purezza che Calcutta ha messo in mainstream, o che un emerito sconosciuto come il Rondine mise nella genialità del suo album d'esordio… "Può capitare a chiunque ciò che può capitare a qualcuno", nel lontano 2014.
In secondo luogo, la semplicità che diventa "specialità". "Siamo speciali perchè semplici" è un concetto che supporto in pieno e che ha riempito la recente produzione indie con prodotti di valore inestimabile, al contrario di "siamo speciali perchè banali". Si scivola tra gli otto brani dell'album come si scivola nella vasca per farsi un bagno: stanchi e spossati, in vena solo di non pensare.
E davvero a nulla viene da pensare, tra questa cerchia di personaggi sbiaditi e scontati, che sembrano starci ma sotto sotto gridano il bisogno di una personalità. Un circolo di anime che non esistono, cui l'autore non concede nulla, se non la spietata assenza di passione ed energia vitale. Un bagno di puro anonimato e mediocrità. Ma abbiamo grande rispetto per la mediocrità, quando profuma di sincerità
Articolo del
26/11/2017 -
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