Cinque componenti - Leonardo Laviano, Alan Brunetta, Umberto Poli, Jacopo Tomatis e Flavio Rubatto - ma mancano basso e batteria. In compenso abbondano chitarre acustiche, banjo, mandolini, archi e marimba.
Un'orchestra rock, come si definiscono loro, composta da "strumenti strani, dimenticati in qualche solaio". C'è anche un bidone, che fa sempre tanto Einsturzende Neubauten. E poi il continuo scambio dei ruoli, che fa sempre tanto Arcade Fire.
LaStanzaDiGreta è un curioso esempio di come per trovare musica originale non serva scandagliare chissà dove. Il collettivo torinese è un caso a parte, gustosissimo paradosso e unicum nel suo genere che mescola storytelling e canzoni giocattolo. Ma sono giocattoli coi quali ci si diverte più da adulti che da bambini.
Dodici filastrocche che, tolta la prima pellicola, rivelano mille stratificazioni. A partire dai testi e dal cantato, un mix tra Branduardi, Gazzè, Battiato, Paolo Benvegnù e Francesco Bianconi.
Ma è l'impianto sonoro a prendersi il proscenio in un disco che contiene anche rimandi internazionali come la title-track, dalle reminiscenze Magnetic Fields, e 4-4-2, in perfetto stile Mumford And Sons.
Non c'è infatti una connotazione geografica precisa ad accomunare la dozzina di tracce.
Dove collocare, per dire, l'etno-folk lisergico di Lisa, il rock tribale e quasi noise di Deserto, o l'ambient elegiaco di Foglia d'Autunno? E dove impostare il GPS per il giro di valzer Amore e Psiche, regalato alla band da Paolo Archetti Maestri dei Yo Yo Mundi ? Così come da un testo del (no-)globalista Erri De Luca è tratta Erri.
Ma un pur minimo legame col territorio in effetti si riscontra. La cameristica Camarade Gagarine, con la voce di Jurij Gagarin tratta da un vecchia registrazione, è stata incisa in presa diretta all’interno della cripta della chiesa di San Pietro in Vicoli a Torino. A dimostrazione che tutti hanno una casa. Perchè casa è dove abita il cuore
Articolo del
17/06/2017 -
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