Che di talento questo cantautore napoletano ne abbia da vendere è fuori dubbio, basta ascoltare Il Resto Del Corpo, secondo brano di un lavoro che arriva a tre anni dal precedente “Prenditi Quello Che Meriti”. E lui quello che merita se lo prenderà senz'altro. “Domestico” ha il doppio significato di cognome dell'artista (Claudio Domestico) e di disco fatto in casa, nel senso di registrazione casalinga, realizzata tra novembre e dicembre dell'anno scorso con l'aiuto di vari musicisti e ospiti quali, tra gli altri, Daniele Sepe al sax e una banda musicale, La Scalzabanda, registrata mentre passava sotto casa dell'artista e protagonista del brano d'apertura La Banda. Ma tutti e sette i brani si muovono tra folclore e modernità, tradizione e novità. La tradizione sta, oltre che nella cifra sonora abbastanza retrò,anche negli strumenti utilizzati (mandolino, violoncello, contrabbasso, flauto, shakers, ecc., ) in aggiunta a chitarre e tastiere, e in un cantato che ricorda a tratti il Baglioni vecchia maniera. La modernità, invece, risiede in una scrittura fresca, leggera ma ricercata, che non ricalca mai il già sentito e azzarda pure qualche soluzione ardita come lo swing di La Testa Tra Le Mani, dove ci si avventura in un genere che richiede, oltre a spessore compositivo, anche ottime qualità interpretative. E lui, manco a dirlo, è stato grande in tutto.
Articolo del
23/05/2016 -
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