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Flo
Il Mese Del Rosario
2016
Agualoca Records
di
Valerio Di Marco
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Far stare insieme due concetti teoricamente agli antipodi come folk e world music è impresa ardua, ma a lei è riuscita. Lei è Flo, al secolo Floriana Cangiano, da Napoli, e ”Il Mese Del Rosario” è il suo secondo lavoro, a due anni da “D’Amore E Di Altre Cose Irreversibili”. Nove brani, di cui sette originali e due omaggi (Buttana Di To Ma, Terra Ca Nun Senti) alla sua stella polare Rosa Balestrieri. Il tutto con l’ausilio in cabina di produzione del chitarrista Ernesto Nobili e di Michele Maione alle percussioni e Marco Di Palo al violoncello. La sua è ‘world music’ sì, ma è un mondo piccolino, anzi un puzzle di mondi piccolini. Tante minuscole realtà locali fuori dallo spazio e dal tempo. O forse un tempo ce l’hanno ma non è il presente. Così come geograficamente saranno pure individuabili ma chissà quali precise coordinate dovremo impostare sul GPS. Di rintracciabile c’è tuttavia un filo che unisce questo lavoro ed è la visceralità di una voce eclettica, passionale e potente come poche (forte anche dei suoi studi in canto lirico e dell’esperienza accumulata sul palco con Daniele Sepe) che interpreta testi sofferti, ficcanti, a volte divertenti e comunque mai banali. Perché “la bellezza è una rosa che appassisce” è un concetto sul quale si converrà un po’ tutti, ma quando è una madre a dirlo alla propria figlia consigliandole di lasciar stare gli aneliti di libertà prima che sia troppo tardi (Ad Ogni Femmina Un Marito), assume un senso ancora più profondo. Così come il rievocare credenze, tradizioni e superstizioni del mondo che fu delle nostre nonne ci lascia col dubbio se si tratti di critica sociale o rimpianto per un tempo che non tornerà più. Ma si parla anche di delitti d’onore da commedia anni’60 (Controra Arancione), di donne massacrate da chi diceva d’amarle (Quale Amore), di donne che nel ‘400 prendevano i voti dopo una vita a fare il “mestiere” e, con uno sguardo più centrato sul presente, delle difficoltà a vivere in un mondo dove la Bellissima Presenza è considerato criterio d’avanzamento anche per le graduatorie degli insegnanti che ambiscono ad una cattedra. Nel frattempo, lei la lezione l’ha imparata e ha già iniziato a snocciolarla.
Articolo del
24/05/2016 -
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