Folk etereo e sognante nel lavoro d'esordio di questa cantautrice italiana d'origine ma britannica per influenze e formazione musicali. Undici brani, undici carezze che hanno il suono della persona che ami quando viene a svegliarti la mattina portandoti il caffè al letto. Un album che Bea Sanjusts ha scritto nell'arco di otto anni e che tocca i temi dell'amore, la fiducia, la natura e la famiglia. Inglese, dicevamo. E in inglese sono anche i testi, al netto di qualche sporadicissima incursione nell'italiano. Ma è un italiano sfumato, vago, esotico, come se - appunto - fosse un inglese a parlarlo. Perché lei con l'Inghilterra ha un rapporto profondissimo, coltivato negli anni con una lunga serie di collaborazioni artistiche. A cambiarle la vita in questo senso fu, nel 2004, l'incontro a Roma con il chitarrista inglese Tom Cowan (presente anche in questo lavoro), che la portò a Brighton per formare la piccola orchestra Shoreline e collaborare alla fondazione del collettivo folk Willkommen Collective. E lo spirito collettivista permea anche quest'album, prodotto da Marco Fabi e Simone De Filippis, oltre che dalla stessa Sanjust, che vede la partecipazione di tanti amici musicisti incontrati tra Brighton e Roma, le due città che hanno ispirato e accolto Bea nella lavorazione del disco: dal succitato Cowan a Davide Fiorentini, Valerio Vigliar, Alessandro Giovannini, Gabriele Fiammenghi e Gianmarco Amicarelli della rock band Canialga, Fabio Rondanini dei Calibro 35, Milo Scaglioni, Marco Mistacì Paolucci, Angelo Maria Santisi e Roberto Izzo agli archi. Oltre al folk di matrice albionica, però, le influenze toccano anche l'americana, il rock psichedelico e i ritmi dispari della musica africana. Le melodie di voce semplici e celesti sono intessute al sound di chitarra classica, basso, chitarre elettriche e batteria, che insieme alle pennellate di archi, armonium e glockenspiel dipingono un paesaggio sonoro onirico ma straordinariamente reale. Proprio come quando la mattina è l'odore del caffè a portarti via dal mondo dei sogni.
Articolo del
06/05/2016 -
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