A volte, sembra che la vita o la carriera stiano per decollare, che le cose finalmente girino per il verso giusto e inizino a portare “risultati”, “riconoscimenti”, e quel che ne consegue in fatto di responsabilità e di aspettative. Tutto bello, tutto bene, tutto come deve andare; non abbiamo forse sempre lavorato per arrivare esattamente a questo punto? Eppure, a riprova del fatto che il flusso sarcastico e paradossale dell’anima se ne frega di noi e dei nostri piccoli traguardi, sono proprio questi i momenti in cui si avverte, troppo forte per essere ignorato, il bisogno di rallentare e tornare alla base. Attenzione, non è un elogio della mediocrità, è una constatazione sulla necessità umana di essere circondata da cose semplici, chiare, decifrabili. Che è sostanzialmente quello che devono aver pensato i The Panicles dopo tre anni da urlo trascorsi per la maggior parte in tour, insieme a Verdena, Ministri, Giardini Di Mirò e – BANG!!! – Deep Purple, a Majano nel 2013, e in parte impegnati nella promozione attraverso alcuni dei maggiori network di musica emergente, tra cui Virgin Radio e MTV New Generation. L’album dal titolo emblematico ”Simplicity: the universe (extended)” sembra sicuramente figlio di questo turbinio di vetrine prestigiose e avvenimenti frenetici, e del susseguente bisogno di trovare un momento per guardarsi allo specchio. I testi ne sono la prova più evidente, ma anche le melodie – bellissimo, luminoso alternative rock, l’acutezza introspettiva di Editors, Interpol o Echo And The Bunnymen unita al senso della melodia dei Kings Of Leon, con la voce di Michele Stefanuto che assume le coloriture dell’ultimo Bono – affermano in maniera inequivocabile questa esigenza di capirsi e di essere capiti. Di COMUNICARE, nel senso di essere in comunione con l’altro. la profondità di Echo And The Bunnymen. «La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità». La citazione di Charles Bukowski, collocata anche in apertura del video della title track, riassume questa istanza esplicitata in undici tracce godibilissime. Tutte ruotano in qualche modo intorno al desiderio di distaccarsi da un mondo troppo competitivo, di essere in pace con se stessi, senza perdere di vista le persone che compongono il nostro mondo e ciò che è importante per loro – non solo per noi. Per finire, segnaliamo il lancio della app The Panicles, già disponibile gratuitamente per iOs e Android, che consentirà anche ai fans di stare in contatto costante con la band, e di fare parte di quel mondo che, evidentemente, i the Panicles ci tengono a tenersi ben stretto.
Tracklist 01. Simplicity 02. Feeling High 03. Paralyzed 04. I Fall 05. Universe (extended) 06. While I'm down-and-out 07. Your Limits 08. B_W Photographs 09. Tell Me Something I Can Sing 10. Revolution 11. I Fall (Acoustic)
Articolo del
26/01/2015 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|