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Candy Coffins
Once Do It With Feeling
2022
CD autoprodotto
di
Claudio Biffi
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Dopo aver sciolto la sua precedente band post-punk Crown The Cake, Lathren ha formato i Candy Coffins con il chitarrista della città natale Tom Alewine (Bachelors of Art), seguito dai veterani della scena musicale Alex Mabrey al basso e Justin Purdy alle tastiere, e dall'ex batterista degli Iron & Wine Jonathan Bradley. Con influenze che spaziano da Joy Division, The Cure, The Psychedelic Furs, The Afghan Whigs e The Cult, oltre a band come The Brian Jonestown Massacre, Spiritualized, Black Rebel Motorcycle Club e Interpol, i Candy Coffins sembrano alla ricerca di un suono che sia "oscuro ed emotivamente irrequieto”, ma non privo di “elementi di speranza e di esultanza”, definizioni quasi in antitesi.
La canzone "Every Day A Fresh Atrocity", la traccia principale di questo album composto da 10 brani, dimostra una scrittura più matura rispetto ai lavori precedenti. Con un timbro vocale simile a Robert Smith ma che ricorda anche Ian McCulloch di Echo e The Bunnymen, il frontman attira decisamente l’attenzione e ti riporta indietro per di più, camminando su di una linea sottile tra l'oscurità ed elementi vicini a forme new romantic.
Riff ossessivi ma con un sacco di energia, fanno da base alla maggior parte dei brani e sostengono la voce nervosa e spigolosa del frontman Jame Lathren che contraddistingue i Candy Coffins. "Tangled Up In Teacups" viaggia con una strumentazione studiata e una narrazione a tratti cupa dal sapore post-punk gotico che ti avvolge. Melodie vocali struggenti svaniscono tra chitarre morbide e sintetizzatori che sembrano fatti apposta per creare corridoi sonori nella mente di chi ascolta. La spinta rock la troviamo in "Cold Crypts" un inno intenso e dai toni epici, mentre "Peel Off The Stars" è un brano destrutturato e fragile. Eppure, fanno tutti parte dello stesso album, sono tutti il prodotto della stessa band, e nessuna di queste tracce che sembrano bizzarre sembra appartenere a nessun altro.
L’idea finale è che il superamento dei generi e degli stili, sebbene non sia propriamente eclettico, esplorando qualsiasi impulso emerga dal songwriting, rivela una band che non si preoccupa troppo di chi, cosa, quando o dove suona.
Articolo del
16/11/2022 -
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