Secondo album per Eugenio Saletti, un cantautore romano che in arte si fa chiamare Sale. Il disco si intitola "Un Eterno Inutile Presente" e costituisce il seguito ideale de "L'innocenza dentro me", uscito nel 2019.
Vi diciamo subito che l’ascolto è oltre modo gradevole: testi garbati e intelligenti si combinano ad una musicalità che pesca sia nella tradizione migliore del cantautorato italiano che nel rock d’Oltre Manica. Dieci tracce in tutto, brani indovinati e godibili come “Un Eterno Inutile Presente”, “Una Canzone”, “Chimica”, “Non Ho Più Voglia” e la bellissima “Ma Questo Sono Io”, una ballata sincera, molto personale, in cui Sale si confessa apertamente, non ha paura di ammettere le sue paure, le sue insicurezze. Negli arrangiamenti di “Quello che è stato e quello che sarà”, ma anche in parte su “Aspettando l’arrivo di un’altra canzone” e su “Cambiamenti” fa capolino l’elettronica che comunque si coniuga a perfezione con il tessuto armonico delle canzoni, senza mai stravolgerlo.
Questo “Un Eterno E Inutile Presente” è una testimonianza ricca di contenuti di un giovane uomo che vuole rimettersi in discussione, vuole ricominciare a vivere in un mondo dove sembra che abbiamo già visto e provato di tutto. Una riscoperta dell’utopia, dei grandi ideali dopo aver vissuto una fase in cui si è diventati insensibili a tutto? E’ una interpretazione possibile per un album di cui vi consigliamo caldamente l’ascolto e alla riuscita del quale hanno contribuito musicisti come Martina Bertini , al basso, Filippo Schinina', alla batteria, Seby Burgio, al pianoforte e alle tastiere, Erica Scheri, al violino, Giovanna Famulari, al violoncello, Sergio Vitale, alla tromba, Arnaldo Vacca, alle percussioni e come Stefano Saletti, alle chitarre, al quale è stata affidata anche la produzione artistica del disco.
Un gran bel disco, che si apprezza sempre di più ad ogni nuovo ascolto.
Articolo del
03/01/2022 -
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