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Laino & Broken Seeds
The Dust I Own
2017
Off Label Records
di
Tiberio Flammia
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E' bello recensire musicisti di questa levatura! Perché recensire non è mai semplice; ci si mette in gioco esponendo i propri pensieri e le proprie conoscenze.
Ci si mette in gioco nei confronti di chi ha creato qualcosa. Però in alcuni casi diventa più facile, come in questo caso. Laino & Broken Seeds sanno da subito arrivare alle orecchie di chi ascolta e ama il genere.
Bastano poche note per poter capire la qualità musicale di questo gruppo. Lo si sente nell'aria proprio! Non è un caso che abbiano già suonato nei migliori festival blues e rock d'Italia raccogliendo sempre critiche favorevoli. La loro musica è un'elegante ed incisiva fusione tra blues, folk ,rock e country che riesce sempre a prendere il meglio da ogni genere.
Un ricercato mix fra Robert Johnson e Neil Young in una chiave però più moderna, che non disdegna incursioni nei generi affini.
The Dust I Own si apre con Bo Weavil, un omaggio ad uno dei primi country bluesman americani come Bo Weavil Jackson uno dei primi ad essere stato registrato nel 1926. Il brano parte con un riff dai gusti orientali su cui lentamente si poggiano i delicati tocchi della chitarra di Laino. L'album continua con Boogie Tale, brano fortemente ritmato che da subito riporta alle atmosfere “dirty blues” di quasi un secolo fa.
Fate of a Gambler, terzo brano di The Dust I Own è un brano dai suoni fortemente rock trascinato dalla potenza graffiante della chitarra. In ogni canzone dell'album si sente l'influenza di stili diversi che la band ha saputo fondere in un unico crogiolo di ottima musica; così nel quarto brano, Old Tape of Memories si sente l'influenza del grande Tom Waits; nel settimo What Once Was Dead si sente l'influenza di Neil Young come quella di Jimmy Page
Il tocco di Laino non è certo quello di uno che passava per caso con una chitarra in mano. Un nota particolare va al quinto brano, The Dust I Own, pezzo che da nome all'album. In questa canzone Laino sa risvegliare una malinconia antica. E' proprio questo il tema che attraversa l'intero lavoro: il passato. Il passato con i suoi sogni illusori: Past is like the dust I own. Buon ascolto!
Articolo del
01/04/2017 -
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