Between Mountains (di nome e di fatto), arrivano dal remoto ovest islandese, partecipano e vincono la Battle of the Bands nel 2017 (Músíktilraunir) dopo neanche due settimane dall’aver formato la band. Sperimentano presto palchi come Iceland Airwaves e Secret Solstice e un anno dopo, arriva il boom di “Into the Dark”, 2 milioni di ascolti su Spotify e video premiato al Northern Wave Film festival.
12 Tónar non ha bisogno di presentazioni: leggendario negozio di dischi a Reykjavík, ma anche etichetta indipendente che vanta molti nomi importanti nella sua produzione: il compianto compositore Jóhann Jóhannsson, ad esempio, solo per citarne uno.
12 Tónar è anche diventato punto di ritrovo di artisti locali, e quando dico locali intendo Björk, Sigur Rós, Múm… Insomma non proprio un negozietto qualunque, anche perché in effetti entrando, sembra di essere in un salotto privato, (quello di Lárus, il proprietario!). Puoi passeggiare tra gli scaffali, curiosando tra CD, vinili, vecchie cartoline d’epoca, posters di eventi e spettacoli… Puoi ascoltare CD in cuffia, sfogliare riviste musicali, bere un caffè, (da un mese circa esiste anche un angolo bar vero e proprio: Lárus sta in fissa coi vini italiani) scambiare opinioni su gruppi e musicisti…
Sembrano le otto di sera, ma in verità sono appena le 5, quando arriviamo a 12 Tónar. C’è già un pò di gente e Katla, con un vestitino estivo su una tenuta invernale, è impegnata a firmare i propri vinili ancora dentro gli scatoloni freschi freschi di produzione.
Questo album, a quanto pare è un arrivo ed una partenza, dato che segna la fine della collaborazione con Ásrós e l’inizio di una one girl band per Katla.
Pian piano la sala si riempie e guardandomi intorno, l’audience è, come sempre da queste parti, molto variegata, sia in stili che in età. Giovani e meno giovani, bimbi, signore impellicciate, indigeni e turisti, trovano un posto nella piccola sala per assistere alla breve e acustica esibizione di Katla, che introduce ogni brano con una piccola spiegazione in inglese, nel suo adorabile e inconfondibile accento che non le permette di pronunciare una "s" fatta bene.
La mezz’ora di concerto scorre veloce: Katla torna a mischiarsi con gli ospiti, per altre chiacchiere e autografi. Noi salutiamo, fuori è buio e sembra tardissimo, invece c’è ancora tempo per scambiare idee e impressioni sul concerto, passeggiare per Skólavörðustígur tra le infinite lucine di Natale in prospettiva verso Hallgrímskirkja, e andare a cena…
la foto è di Luana Adriani
Articolo del
02/12/2019 -
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