OneManPier è il nome d’arte di Pierpaolo Menegazzo, cantautore, cantabarista e pittore di Cittadella. Attivo dal 2010, ha realizzato tre dischi (autoprodotti), più di 400 concerti e svariate collaborazioni, tra cui spiccano quelle con Roberto “Freak” Antoni (padre del rock demenziale, poeta, e storico leader degli Skiantos), Omar Pedrni, Sasha Torrisi. La musica di OneManPier è un cantautorato rock, diretto, semplice, figlia dei suoi ascolti punk, rock e della “canzoncina” irriverente che ha in Rino Gaetano il suo capostipite. Racconta storie quotidiane 'imbevute' in atmosfere create da associazioni di idee e visioni poetiche. L’ho intervistato per Extra! Music Magazine in occasione della sua graditissima visita a Radio Kaos Italy, dove si è anche esibito con la cantautrice Ilenia Volpe
Quando hai iniziato a fare musica e a che età hai imbracciato la prima chitarra? La musica ha sempre fatto parte della mia famiglia. Mio padre è un musicista, e grazie a lui ho sempre ascoltato "roba buona", dai Beatles, il Progressive fino all'hard rock, tutto questo fin da bambino e ragazzino. L'imbracciare la chitarra, è stata una semplice conseguenza di questo amore. Ho iniziato alla fine delle scuole elementari, prima con mio padre poi con dei corsi parrocchiali, infine con scuole più professionali
Perché ti definisci “cantabarista”? Era un nomignolo quasi “dispregiativo” che alcuni avevano affibbiato a Rino Gaetano, per sminuire le sue canzoni “quasi da bar”, troppo semplici per qualcuno. A me piaceva e l'ho preso in prestito. “Cantabarista” perché mi piacerebbe che nella semplicità ognuno potesse riconoscere le sue storie, all'interno delle canzoni.
Quali sono stati e quali oggi i tuoi artisti di riferimento? Ne ho avuti molti, nelle varie fasi della vita.Se devo tirare le somme, ora, a 31 anni, dico Beatles, Ramones, Skiantos, Joy Division, e ovviamente Rino Gaetano.
Sei un cantautore punk-rock: definisci il termine punk rapportato ad oggi e cosa significa, oggi, essere punk e rock Sono punk-rock come attitudine, ho suonato per molto tempo questo genere musicale, mi ha formato e influenzato molto. Mi piace l'idea "punk" che secondo me è più che altro un discorso di appartenenza e coerenza, per esempio gli Skiantos erano (e sono) punk rock, coerenti, dritti, Freak Antoni era un punk! Rino Gaetano era punk! Per quanto riguarda fare rock oggi, come farlo ieri, secondo me cambia poco. Fare il rock in qualsiasi momento storico per me significa dire qualcosa, esprimere ciò che si ha dentro, ognuno con le proprie idee, voglie e sfumature, ovviamente essere coerenti con esse stesse, iverle ed esprimerle.
Qualcuno ha detto “Se la musica è un luogo, il Jazz è la città, il Folk è il paesaggio selvaggio, il Rock è la Strada, la Musica classica è un tempio” Sei d’accordo con la citazione? Se dobbiamo contestualizzare i generi, probabilmente si: vedo il rock stradaiolo e la classica da tempio, ma si può fare anche il contrario no? Chi o cosa ce lo impedisce? Stiamo parlando di musica, se non si è liberi qui…
Parlaci del tuo percorso artistico, dei tuoi progetti presenti e futuri, del tuo disco Il progetto OneManPier è attivo da 8 anni. con molti live e tre dischi autoprodotti; ho canzoni nuove scritte, arrangiate - oltretutto per la prima volta - con una persona che ha deciso di credere con me in questo progetto, per il momento non svelo altro. Spero entro il 2019 di uscire con un disco nuovo; entro fine anno credo invece che registrerò qualcosa in acustico, più precisamente in versione ukulele trio: è un progetto e situazione live che porto in giro da qualche anno, noto che piace molto e piacciono i miei pezzi, riarrangiati in ukulele. Non ho mai registrato nulla in studio e vorrei fare qualcosa in tal senso
Come nasce il tuo amore per gli indimenticati Skiantos e con Freak Antoni? Hai realizzato un brano interessantissimo con lui, prima della sua morte. Raccontaci il progetto artistico con il geniale Freak Gli Skiantos, me li ha fatti conoscere musicalmente mio padre. Nei primi anni del 2000 passavano spesso per il Veneto, essendo io stesso veneto siamo andati a vederli e ascoltarli tantissime volte, li abbiamo conosciuti personalmente e ne è nata una splendida amicizia.. Freak e tutti gli altri Skiantos sono persone davvero speciali, umili e disponibili e tutt'ora a volte continuo a suonare con loro, in particolare con Fabio "Dandy Bestia" Testoni, il chitarrista, l'altra mente del gruppo oltre a Freak. Con lui siamo molto molto amici, lo vado a trovare spesso a Bologna e spesso organizziamo qualche serata live insieme. Per restare a Freak Antoni, indimenticabile, nel 2000 avevo 13 anni e lo andavo a vedere ai concerti, durante i live: mi affascinava, mi caricava molto, lo adoravo come frontman e come artista, io ero molto giovane e stavo muovendo i primi piccolissimi “passettini”nel Mondo della musica. Il brano e percorso artistico con Freak è avvenuto nel 2012 con il progetto OneManPier - già avviato da due anni – è proprio in quella occasione che ho scritto "Disorientato ed Assente", un brano molto "punk" sia come sonorità che come testo. Ho deciso quindi di proporglielo per cantarlo con me ed a lui è piaciuto. Un giorno di agosto dello stesso anno mi chiamò e mi disse: "Pier... facciamolo! Devi però venire domani a Bologna a registrare, io poi firmo per un'etichetta discografica e senza il loro consenso non posso più fare nulla; il giorno dopo, il mio batterista ed io, abbiamo caricato in furgone computer, schede audio, microfoni, e siamo andati a Bologna, abbiamo registrato la sua voce nel salotto di casa! Tutto bellissimo, uno dei ricordi più belli della mia vita
Quanto manca oggi, nel panorama artistico, una persona e un artista come Freak Antoni? Moltissimo. Freak per me è stato un amico, un maestro, una persona che ha lasciato un grande vuoto. Disorientato e Assente, feat Freak Antoni che hai presentato recentemente in diretta a Radio Kaos Italy, dove poi hai anche incontrato Artù, ospite di una successiva trasmissione: Artù ha ripreso e completato, voluto dalla famiglia Anna e Alessandro Gaetano, un brano inedito di Rino Gaetano, altro grande artista indimenticabile. Cosa rappresenta per te il geniale Rino? Il giorno dell'intervista a Radio Kaos Italy è stato un momento magico, quante gioie in un giorno solo! Artù, ammetto, l'ho scoperto grazie al brano "Ti Voglio" splendido pezzo inedito di Rino Gaetano da lui completato e inciso in maniera davvero stupenda. Conoscere Artù così, suonando e cantando in radio è stato bellissimo. Dopo l'intervista io, lui e Ilenia Volpe, cantautrice rock, siamo andati a bere una cosa tutti insieme ed è stato molto molto bello: tre vite musicali diverse, tre strade diverse, tutte dannatamente coerenti; abbiamo parlato di diverse cose, ci siamo confrontati e conosciuti. Per quanto riguarda Artù, mi piacciono molto le sue canzoni "Ti Voglio" a parte. Ripeto, è una scoperta abbastanza recente per me ma molto bella e che sto approfondendo con grande interesse. Una delle canzoni che più mi piace è "Zitti". Rino Gaetano per me è una divinità. Se OneManPier esiste è proprio grazie alla sua musica e dopo averla scoperta e approfondita, ho visto le cose in maniera diversa. A mio avviso Rino Gaetano è l'anello di congiunzione tra il punk e il cantautorato, testi bellissimi, 4 accordi che valgono per mille, schiettezza, dritto al punto, coerenza
Sei anche un pittore, oltre che musicista. Quanta arte hai respirato in casa? L'arte è un'altra cosa che c'è sempre stata in casa mia, sempre esistita. Mio padre è un musicista e artista (orafo-scultore), mia madre casalinga con una buona mano per disegno e acquerelli, io ho studiato all'istituto d'arte di Cittadella. Le mie opere ho iniziato a realizzarle da verso i 5, 6 anni, si trattava di una pittura figurativa e semplice; dipingo spesso persone, volti, magari inserendoli in contesti strani e bizzarri. Molti mi hanno etichettato come "Pop Art" e credo ci possa stare, sia corretto, non tanto per la tecnica (molto diversa dalla Pop Art classica alla Wharol o Lodola) quanto per i contenuti, volti noti, soggetti semplici e riconoscibili. Mi trovate nei vari canali social, pagina Fb e Sito Internet, potrete anche darmi i vostri pareri….
Cosa ascolti quando non componi o mentre dipingi? Ascolto di tutto dipende dalla giornata. Posso passare dal sofisticato Nick Drake ai Pantera, passando per Gianni Morandi (ride). Quando dipingo però, più che ascoltare musica mi piace molto ricercare su YouTube documentari, informazione, biografie in particolare. Passo da un documentario sulla vita del magistrato Borsellino a uno sulla vita di Chagall
(la foto è di Fabrizio Reato)
Articolo del
25/06/2018 -
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